Fa sorridere sentire questo slogan nella bocca dei militanti delle organizzazioni cattoliche di estrema destra (come l’Istitiuto Civitas e altri gruppi integralisti all’origine della manifestazione) che è una riformulazione di un famoso slogan del maggio 1968 in difesa di Daniel Cohn Bendit, che era stato attaccato per le sue origini ebree e tedesche: “Siamo tutti ebrei tedeschi, prima, seconda terza generazione!” urlavano i sessantottini per le strade. E da allora è diventato lo slogan della solidarietà e della tolleranza per eccellenza.
Lo si sente nelle manifestazioni per difendere gli immigrati: “Nous sommes tous des immigrés !”, o per difendere qualsiasi altra comunità a rischio di discriminazione. E qui, sentirlo strillare da padri in cappotto scuro e sguardo corrucciato, da membri del Front National venuti ‘a titolo personale’, in difesa della famiglia tradizionale e contro gli omosessuali, faceva davvero l’effetto dell’ossimoro! Più allucinante ancora, lo striscione tenuto da ragazzini tra gli otto e i quindici anni, che recitava: “Secondo le Sacre Scritture, che le presenta come delle gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che gli atti omosessuali sono atti ‘intrinsecamente disordinati’”.
Non ho resistito a estrarre il mio iPhone e fotografare la scritta, sorridendo ai manifestanti, i quali mi hanno restituito il sorriso felicissimi di farsi fotografare con il loro manifesto (photogallery) ! L’altro slogan che ha invaso le strade di molte città francesi ieri (più di centomila manifestanti in tutta la Francia) è: “Sì alla famiglia, no alla ‘omofollia’”. L’omofollia è davvero una parola antipatica, perché vuole far eco all’omofilia, che è un modo neutro per descrivere la preferenza per il simile, e invece rimanda a un’associazione tra omosessualità e patologia (follia). Insomma, nella patria di Michel Foucault, fa un certo effetto…
Certo, ognuno ha il diritto di esprimere il proprio dissenso e meno male che la democrazia garantisce questo diritto, ma è davvero possibile pensare all’omosessualità come una ‘grave depravazione’ e andarlo a urlare per le strade, nella Francia socialista del 2012? Sono rimasta stupefatta, e anche lievemente intimidita da quell’orda compatta di famiglie francesi, io, straniera, che camminavo con mio figlio piccolo per andare a fare merenda con il suo ‘fratellastro’ a casa del mio ex-partner insomma, ho avuto la sensazione che se fossi rimasta qualche minuto di più, mi avrebbero trascinata nella Chiesa più vicina per rovesciarmi in testa un po’ di acqua santa e liberarmi da tutti i miei peccati!