Alessia Bottone è una ragazza veronese di 26 anni che rientrata in Italy dopo un’esperienza quinquennale in sette paesi esteri – Irlanda, Francia, Spagna, Costa Rica, Inghilterra, Belgio e Svizzera – e nonostante una laurea in Diritti Umani e due prestigiosi stages, uno a Bruxelles e un altro presso la sede Onu di Ginevra, fatica a trovarsi un posto come cameriera.
“Rientrata in Italia ho inviato qualcosa come duecento curricula, candidandomi per qualsiasi lavoro ma ogni volta c’è un problema diverso. Per fare la hostess sono troppo bassa, per fare la cameriera sono troppo qualificata. Non so più che cosa fare ho 15 curricula diversi, 15 identità, come una specie di Zelig che cerca di adattarsi alle diverse proposte di lavoro”. Proposte indecenti? “Parecchie nonostante non sia Claudia Schiffer”.
Henry Miller a proposito di Arthur Rimbaud scriveva: “Come scapigliato è troppo scapigliato, come poeta troppo poetico, come pioniere troppo pioneristico, come uomo d’affari troppo uomo d’affari, come piazzista di fucili è troppo in gamba, e così via, e chi più ne ha più ne metta. Checché facesse lo faceva troppo bene, e questo, pare che sia l’argomento a suo carico”.
Tanto è vero che Alessia sulla Prima Pagina di Rai3 di stamani, a Pietrangelo Buttafuoco confessa che quando cerca un posto da cameriera evita di snocciolare il suo background, proprio per non spaventare i potenziali datori di lavoro al nero, visto & considerato che l’ultimo posto l’ha perso grazie a un controllo & via discorrendo.
Se Henry Miller vergò quanto sopra nel saggio Il tempo degli assassini – tempi durante i quali rispetto a questi di adesso, il grasso colava ancora – nel tempo dei mediocri italioti di oggi Alessia e i giovani come lei, se la devono vedere con l’imponente massa di miracolati resi inamovibili, per lo più dalla politica e a sua immagine e somiglianza.
“Ciò nonostante ho ancora fiducia. La politica? Ecco, nei partiti non credo più. Fornero? Più fatti e meno lacrime. Senza eccezioni. Grillo? Può portare un cambiamento. E se mi chiamassero andrei in parlamento per cooperare e non per distruggere”.
Alessia ordunque, lungi dal darsi per vinta ha scelto di titolare il suo blog da nord a sud, a significare che il problema della disoccupazione giovanile con le sue tipiche derive italiote, non riguarda più soltanto il sud, ma l’intero ex bel paesino che con questo trend, oltre a bruciare il destino delle nuove generazioni, sta ipotecando anche il futuro di quelle che verranno.