Il giudice per l'udienza preliminare di Brescia Paolo Mainardi ha ritenuto che il fatto non sussiste. La vicenda sulla presunta laurea "falsa" era nata dopo la pubblicazione di un servizio del Fatto Quotidiano nel luglio del 2011 ed era proseguita fino a marzo di quest'anno
L’ex assessore allo sport della regione Lombardia Monica Rizzi è stata assolta dall’imputazione di abuso di titolo relativo ad una presunta laurea in psicologia. Il giudice per l’udienza preliminare di Brescia Paolo Mainardi ha ritenuto che il fatto non sussiste. La vicenda era nata dopo la pubblicazione di un servizio del Fatto Quotidiano nel luglio del 2011 ed era proseguita fino a marzo di quest’anno, quando in diverse occasioni pubbliche l’ex membro dell’esecutivo di Formigoni aveva esibito il titolo di studio.
In particolare, dal 2002 e fino al marzo del 2010 l’assessore ha partecipato a numerosi convegni in qualità di psicoterapeuta infantile, titolo di studio, tra l’altro, che viene citato nel suo curriculum. Fabio Lorenzi Cioldi, presidente della sezione di Psicologia-Fpse dell’Università di Ginevra dove Rizzi sostiene di essersi laureata, spiegò a ilfattoquotidiano.it che “la formazione in psicologia è di minimo 5 anni, il ‘breve corso’ al quale fa riferimento (Rizzi, ndr) non può assolutamente conferirne il titolo”. Oggi il giudice ha deciso di assolvere l’ex assessore ed esponente del Carroccio.
La Rizzi si era dimessa da assessore allo Sport il 16 aprile scorso dopo forti pressioni del suo partito a causa di una presunta attività di dossieraggio durante le ultime elezioni regionali per favorire Renzo Bossi. In quell’occasione Monica Rizzi era stata definitia la “levatrice elettorale” del Trota, anch’egli poi dimessosi però dal Consiglio a seguito dello scandalo dei rimborsi elettorali erogati in modo “allegro” dall’ex tesoriere Belsito. Per questa ulteriore vicenda invece è stata disposta l’archiviazione.