La base del Movimento discute ancora del video in cui uno dei tre consiglieri è rimasto escluso. In un'assemblea di tre ore la base ha chiesto spiegazioni e soprattutto la volontà di ricucire i rapporti. Anche sul piano personale
“Con Federica Salsi quel video non sarebbe mai apparso sul blog di Beppe Grillo“. A dirlo è Massimo Bugani. “Nessuno ha imposto niente, ma la sua presenza – in questa fase – non è gradita né a Beppe né a Casaleggio. Così abbiamo deciso di escluderla”. Il video in questione sono tredici minuti di ordini del giorno e interrogazioni, il resoconto mensile che i consiglieri a 5 stelle fanno in maniera abituale, ma che – per la prima volta – è stato pubblicato sul sito di Grillo senza Federica Salsi. Esclusione che – secondo quanto emerso da un’assemblea degli iscritti due sere fa – non è piaciuta a molti esponenti a 5 stelle e che ha aperto nuove fratture, proprio nel momento in cui la base stava cercando di ritrovare il dialogo.
“Non ci vedo niente di scandaloso”, dice ancora Bugani. “Sono filmati che realizziamo ogni sei mesi, Salsi in questo momento ha posizioni diverse dalle mie”, ci tiene a puntualizzare l’ex candidato sindaco Bugani, ormai in guerra aperta con Salsi.
Non della stessa opinione la base del Movimento bolognese che lunedì sera ha chiesto spiegazioni a uno dei protagonisti del video, Marco Piazza. Gran parte dell’incontro, durato oltre tre ore, è stato dedicata proprio alla discussione sulle origini del filmato, per cercare di capire se è stato fatto su pressione di un committente estraneo al gruppo bolognese. E soprattutto se alla base esiste una motivazione politica che va oltre l’illustrazione dell’attività istituzionale dei due consiglieri. “Perché continuare a inasprire lo scontro interno e alimentare i malumori con un gesto di quel tipo?” è stata la domanda posta da molti attivisti durante la riunione. E che nei prossimi giorni sarà girata anche a Massimo Bugani, il consigliere fedelissimo di Grillo, assente lunedì sera per motivi personali.
Nelle ultime settimane, il Movimento emiliano ha dato più volte dimostrazione di non voler viaggiare sempre nel solco di Grillo. Nel suo tour di verifiche semestrali, Giovanni Favia, il consigliere regionale finito in disgrazia dopo il fuorionda di La7, sta collezionando successi in quasi tutte le città della Regione. Così Salsi, che mercoledì scorso, davanti alla base riunita a Bologna, ha ribadito le proprie ragioni, ricevendo in cambio un lungo applauso. Quella sera anche Bugani aveva lanciato segnali di pace, auspicando l’avvio di un percorso di riconciliazione.
Per questo, l’impressione di molti all’interno del Movimento è che anche la promozione di quel filmato vada nella direzione opposta a quella intrapresa da militanti e attivisti. Perché non ha fatto altro che fomentare le discussioni interne, in un momento in cui la base sta facendo di tutto per cercare di ricucire lo strappo tra le diverse anime. Uno sforzo condiviso anche da alcuni eletti. Come Piazza, che lunedì sera ha deciso di tendere la mano a Salsi, chiedendo pubblicamente scusa per averla lasciata sola in consiglio comunale, due settimane fa.
aggiornato dalla redazione web alle 15