Quanto concreto e duraturo sarà il cessate-il-fuoco solo le ore notture e l’alba di domani (giovedì) lo potranno dimostrare.
Ma è sull’equilibrio del sangue, della vendetta e della capacità di colpire che si regge l’intesa fragile e per ora parziale tra le parti. Tra Hamas che si nutre della rabbia della popolazione della Striscia che si amplifica in tutta la Umma, la comunità musulmana del mondo, e lo Stato di Israele, con la reiterata dimostrazione di esser pronto con ogni mezzo ad annientare la minaccia dei razzi dell’organizzazione islamica.
Nel gioco delle parti tra responsabilità di guerra e di pace palestinesi e israeliani calcolano i vantaggi ottenuti sul terreno e quelli di immagine e di posizione nelle future trattative che la comunità internazionale vorrebbero una volta e per tutte definitive.
Ma basta un razzo o un missile a cancellare in un attimo. Facendo ripartire la guerra senza ombre di pace.