Via libera ai bilanci online e alla revisione esterna dei rendiconti. Il Senato approva con 250 sì, un no e cinque astenuti la modifica del regolamento dei gruppi. I bilanci saranno pubblicati on line e certificati da una società esterna; i soldi, in base alla dimensione dei gruppi, sono destinati solo all’attività parlamentare. 

L’aula di Palazzo Madama ha tra l’altro approvato due emendamenti del giuslavorista del Pd Pietro Ichino. Il primo, passato con 177 sì e 69 no, obbliga tutti i gruppi a rendere trasparenti e pubblicare sui rispettivi siti internet tutte le spese specificando anche le relative causali. Questo emendamento servirà a far controllare se le spese sono giustificabili. 

La norma, che entra nel testo sulle modifiche al Regolamento per quanto riguarda i bilanci, recita: “Ciascun gruppo è tenuto a pubblicare on line, sul proprio sito internet liberamente accessibile, ciascun mandato di pagamento, assegno o bonifico bancario con indicazione della relativa causale secondo le disposizioni stabilite con delibera dall’Ufficio di presidenza”. La norma è stata riformulata su richiesta del relatore Stefano Ceccanti (Pd). Il testo originario, passata al vaglio della Giunta del regolamento, stabiliva che venissero escluse dalla pubblicazione on line le spese relative “alle retribuzioni ordinarie del personale dipendente”. Ichino ha accettato la riformulazione a patto però che venisse introdotto anche l’obbligo della pubblicazione della causale.

Il secondo, invece, riguarda la trasparenza della documentazione interna dei gruppi circa gli organigrammi. Il testo approvato a larghissima maggioranza stabilisce che “il Consiglio di presidenza individua le forme di pubblicità dei documenti relativi all’organizzazione interna di ogni gruppo gruppo, ferma restando in ogni caso la pubblicazione e la libera consultazione delle informazioni circa l’inquadramento, la qualifica e le mansioni specificamente assegnate e la sede ordinaria di lavoro alle dipendenze di ciascun gruppo”. 

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