L'esecutivo ha siglato il provvedimento con il quale viene stanziata una parte dei soldi promessi all'area colpita dalla chiusura di diversi siti produttivi. Sottoscritto anche il protocollo d’intesa per la ripresa produttiva di Eurallumina, l'impianto di Portovesme fermo da oltre tre anni
Il governo ha firmato il provvedimento con il quale vengono messi a disposizione della regione Sardegna i primi 38 milioni di euro del totale delle risorse assegnate al Piano per il Sulcis, pari a 127,7 milioni.
Dopo le polemiche di questi mesi che hanno portato gli operai a occupare la miniera Carbosulcis e dopo la rassicurazione da parte dell’esecutivo di non chiuderla entro la fine del 2012, si tratta del primo degli impegni presi dal governo nell’incontro tenuto nel Sulcis il 13 novembre, data della firma del Protocollo d’intesa “per la definizione di obiettivi e condizioni generali di sviluppo e l’attuazione dei relativi programmi nel Sulcis-Iglesiente”. E’ quanto si legge in una nota del Ministero della Coesione. Il finanziamento servirà per attuare tre interventi condivisi dalle amministrazioni centrali e dalla regione: portualità di Portovesme (7 milioni), area franca di Portovesme (1 milione), allargamento SS Carbonia – S. Giovanni Suergiu – Giba (30 milioni). “Con il provvedimento, inoltre, viene stabilito – si legge ancora nella nota – che le ulteriori risorse saranno messe a disposizione con successivi e tempestivi provvedimenti”.
Nel frattempo è stato sottoscritto al ministero dello Sviluppo economico il protocollo d’intesa che fissa un percorso condiviso con Rusal per la ripresa produttiva di Eurallumina, l’impianto di Portovesme fermo da oltre tre anni.