Colpo durissimo al sindaco e candidato alle primarie di centrosinistra a soli tre giorni dal voto. Il dato è emerso durante la presentazione in Commissione della delibera di assestamento del consuntivo 2012. Penalizzati scuola, cultura, strade e ambiente. L'assessore al bilancio: "Uno tsunami, ma la colpa è della finanza pubblica"
“Mentre Renzi cerca di far sognare l’Italia, Firenze sta vivendo un vero e proprio incubo e a dir questo non è il Pdl, ma i numeri del bilancio del nostro Comune”. Emanuele Roselli, Stefano Alessandri e Jacopo Cellai, consiglieri di centrodestra del capoluogo toscano, attaccano il sindaco dopo l’audizione in commissione Bilancio che ha stabilito un taglio degli investimenti di 73,7 milioni di euro, come riporta anche il sito di Palazzo Vecchio. La ‘mannaia’ si abbatterà su scuola, cultura, strade e ambiente. Il colpo, durissimo e che arriva a soli tre giorni dalle primarie del centrosinistra, è stato inferto oggi pomeriggio durante la presentazione in Commissione Bilancio della delibera di assestamento del consuntivo 2012. L’atto, passato al vaglio dei consiglieri e che sarà votato lunedì, ha scosso tutti. Compreso l’assessore Alessandro Petretto che l’ha illustrato, e che non ha esitato a definirlo uno “tsunami”, attribuendo però la responsabilità della situazione allo stravolgente andamento della finanza pubblica.
Il gruppetto di consiglieri riunito per analizzare le cifre – la votazione deve avvenire entro questo 30 novembre – hanno fatto la conta dei danni: una serie “impressionante di riduzioni che non lascia dubbi” ha incalzato Massimo Sabatini della lista Galli, pronto a sferrare l’attacco a Matteo Renzi a tre giorni dalle primarie. “Il bilancio preventivo era stato fatto con troppa leggerezza e per l’ennesima volta il sindaco fa fiasco con le alienazioni. Dei 38 milioni (esigua eredità dei vecchi 191 milioni sparati appena eletto) dati per certi appena 5 mesi fa, ne saranno incassati solo 9,5”. Numeri alla mano resta poco, in effetti, per tappare i buchi e sperare di investire su Firenze come era stato annunciato. E infatti saranno una valanga i fondi che, se passerà la delibera, mancheranno all’appello.
A quanto si apprende i mancati investimenti riguarderanno in particolare quattro voci: 28 milioni in meno per le strade e il traffico, 7,7 milioni in meno per la cultura, 6,2 milioni per la scuola e 6,1 in meno per l’ambiente. Altre cifre vengono rese note dai consiglieri Ornella De Zordo e Tommaso Grassi: “Si riduce esattamente del 50% l’investimento per il risanamento delle carreggiate e dei marciapiedi dei 5 Quartieri della città. Colpisce anche l’azzeramento della cifra destinata ai lavori urgenti di bonifica amianto e pronto intervento per scuole e immobili comunali, la riduzione delle risorse per biblioteche e musei comunali. Rimangono i 10 milioni di euro per la realizzazione del Parco della Musica: non propriamente una emergenza”.
L’unica voce rispettata in pieno? Le sanzioni per il codice della strada. Le entrate delle multe, infatti, sono arrivate come previsto: 51 milioni di euro. Nel dettaglio, a subire i maggiori disagi saranno alcuni istituti scolastici di Firenze per lo stralcio degli investimenti previsti per le scuole Bechi, Piero della Francesca e Dino Compagni. Se la deliberà resterà così com’è, si apprende, verrà eliminata anche la manutenzione di una lunga serie di strade come via Massaia, viale Cadorna, via Senese, via della Colonna, via di Soffiano, Lungarno Acciaiuoli, via dell’Argingrosso, via Bolognese Vecchia, viale Nenni, Lungarno dei Pioppi, via Pratese, via Novelli, via delle Romite, via Baccio da Montelupo, via Mafalda, via del Gelsomino, via Vittorio Emanuele II, viale Guidoni, e via Campo d’Arrigo. “E non sarà completata nemmeno la riqualificazione delle piazze Santo Spirito, Indipendenza e D’Azeglio” incalza il consigliere Sabatini. Da segnalare, infine, “l’eliminazione dell’adeguamento alle norme anti-incendio per gli immobili storici” e la manutenzione straordinaria dei corsi d’acqua che, mancando i fondi, saranno lasciati “a secco”.