Secondo i servizi di sicurezza, l'esplosivo è stato piazzato sull'autobus da un cittadino israeliano "reclutato" da una cellula della Jihad islamica, e innescato a distanza con un telefono cellulare, provocando 28 feriti. L'attacco nel pieno della crisi di Gaza
I servizi di sicurezza israeliani hanno arrestato il presunto autore dell’attentato contro un autobus a Tel Aviv, nel pieno dello scontro tra israeliani e palestinesi nella Striscia di Gaza, che ha causato 28 feriti. Lo riferiscono fonti della polizia e dello Shin Bet, il controspionaggio, secondo i quali l’attentato è stato organizzato non solo dalla Jihad islamica – che lo ha rivendicato – ma anche da Hamas, che però ufficialmente se ne è solo “compiaciuta”, sottolineando di essere estranea all’operazione.
”I membri della cellula della località di Beit Lakya (vicino Ramallah) legata ad Hamas e alla Jihad islamica, hanno riconosciuto durante gli interrogatori di avere pianificato attentati contro gli israeliani, preparando un congegno esplosivo e di avere scelto Tel Aviv come loro obiettivo”, afferma lo Shin Beth in un comunicato. Secondo il documento, i membri della cellula hanno reclutato un cittadino israeliano di Taibeh (città arabo-israeliana vicina a Tel Aviv,ndr)”, che avrebbe piazzato materialmente l’ordigno.
L’esplosivo all’interno dell’autobus a Tel Aviv è stato attivato a distanza con un cellulare. Lo Shin Beth annuncia che si prevedono ulteriori arresti.