Il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, arrivando ad un convegno organizzato dall’Università LUMSA di Roma parla ai microfoni de ilfattoquotidiano.it delle famigerate “Pillole del Sapere” che il Fatto Quotidiano, prima, e la trasmissione tv Report (Rai3), dopo, hanno portato alla luce. Un appalto di 780mila euro, assegnato quando a capo del MIUR c’era Maria Stella Gelmini (deputato Pdl), per la realizzazione di diciannove brevi video per la diffusione di nozioni elementari. Quarantamila euro per ogni video prodotto dall’emittente tv “ABC”. Filmati di 3 minuti, in buona parte di sola grafica, acquistati lo scorso anno dal ministero a costi spropositati. Profumo afferma di non aver visto le “Pillole”: “Sono stato troppo impegnato in questi giorni. Ho chiesto al presidente del Tribunale di Roma di nominare una terna di esperti tra cui poi scegliere l’equivalente di un perito, l’indagine – assicura il ministro – sarà molto veloce. Noi abbiamo messo a disposizione tutta la documentazione; ieri sono andato alla Commissione Cultura della Camera e c’è la massima trasparenza e dobbiamo in tempi molto brevi risolvere il problema”. Per quanto riguarda gli appalti del MIUR, Profumo si dice certo che non ci siano altri problemi: “Il ministero nella massima trasparenza ha avviato questo processo di trasparenza e di revisione al suo interno, a fronte del quale ci sarà anche una revisione del modello del ministero stesso” di Manolo Lanaro
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