Pier Luigi Bersani resta con i piedi per terra e anche se alcuni sondaggi lo danno in vantaggio tende ad escludere la vittoria al primo turno nella corsa alle primarie del centrosinistra. “La vittoria al primo turno magari sarà difficile. Abbiamo voluto il secondo turno, siamo in cinque, ma quello che voglio far capire agli italiani è che vorrei cambiare il linguaggio: basta favole”. Dopo aver votato nel seggio di via XXIV Maggio a Piacenza, il segretario del Pd sottoliena che “non è questione per un candidato di dover piacere ma di essere credibile”.
Poi ha commentato l’ennesimo dietrofront di Silvio Berlusconi, che potrebbe ripensare a scendere in campo nonostante le primarie del Pdl, per ora, non lo contemplino: “Mi auguro che facciano le primarie. Passare dall’imperatore alla democrazia non è facile, prima bisogna deporlo l’imperatore – ha detto senza ironia – l’annuncio di Berlusconi mi spiace, sinceramente, perché farebbe bene alla fisiologia del sistema che il centrodestra faccia le primarie”.
Al fianco del marito, come sempre da 40 anni. Daniela Ferrari, 61 anni di Bettola, moglie del segretario del Pd Pier Luigi Bersani, ha il sorriso sereno di chi è abituata alle sfide. Un passo indietro, tenta di schivare le telecamere, e attende con pazienza che Bersani risponda a tutte le domande dei giornalisti. Nel seggio di via XXIV Maggio a Piacenza guarda il marito mentre stringe le mani dei tanti sostenitori. Per l’intera campagna elettorale è rimasta in silenzio, oggi scioglie la tensione con una battuta: “Mio marito un usato sicuro? Direi serio”, dice all’Adnkronos.
In mattinata, anche se a distanza di sicurezza, si è recato al voto anche il braccio destro di Matteo Renzi. L’ex sindaco di Piacenza Roberto Reggi, oggi a capo della campagna elettorale del sindaco di Firenze, si è presentato al seggio alla Circoscrizione3, in via Martiri della Resistenza, carico di aspettative: “Le primarie stanno registrando un grandissimo successo di elettori, bene così, perché più gente viene a votare e più aumentano le possibilità di vittoria di Matteo Renzi”. Unico neo, per Reggi “che non possano votare i 16 e 17enni – ha aggiunto – è una delle grandi ingiustizie delle regole di queste primarie, ma del resto chi l’ha voluta questa regola sapeva benissimo per chi avrebbe votato questa fascia di elettori”.
I seggi, aperti dalle 8, chiuderanno alle 20 e solo allora si saprà chi l’avrà spuntata. In ogni caso, Bersani ha già annunciato che rimarrà nella sua casa piacentina a seguire lo spoglio, comunque vadano le cose.
“Abbiamo riportato la gente adappassionarsi alla politica, e la politica ad occuparsi di temi concreti: per questo viene naturale dire che abbiamo già vinto”. Lo ha detto, fermandosi a chiacchierare con i giornalisti prima della partenza della Firenze Marathon, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, parlando delle primarie. “Poi, ovviamente – ha proseguito sorridendo – arrivati all’ultimo miglio, viene anche voglia di provare a vincere fino in fondo”.
Sorpresa a Ravenna: il segretario comunale dell’Udc, Nicola Grandi, si è iscritto al registro degli elettori del centrosinistra per andare a votare alle primarie. E la reazione di Sel, Psi e Pd non si è fatta attendere: avendo «saputo dell’iscrizione al registro degli elettori del centrosinistra di Grandi, siamo in attesa di ricevere una copia delle sue dimissioni dal ruolo di segretario politico di un partito alternativo al centrosinistra e di consigliere di opposizione nel Consiglio comunale di Ravenna».
I segretari di Sel, Fabrizio Amici, PSi, Armando Menichelli, e Pd, Alberto Pagani, avvertono anche Grandi che, se non si dimette «in tempo utile per il voto alle primarie», il suo nome «verrà cancellato dal registro degli elettori del centrosinistra, al quale si era iscritto sottoscrivendo una dichiarazione falsa. Per questa ragione il signor Nicola Grandi non potrá ovviamente votare alle elezioni primarie; se si recherà al seggio gli verranno restituiti i due euro che ha versato». Detto questo, i tre segretari di partito, in una nota congiunta, auspicano che l’Udc «organizzi elezioni primarie analoghe a quelle del centrosinistra per consentire al signor Nicola Grandi ed a tutti gli elettori dell’Udc di esprimere la propria preferenza sulle candidature del proprio schieramento politico».
Intanto, la sede di un circolo Pd a Reggio Emilia, in via Marsala, alla periferia della città, sede di seggio per le primarie, è stata devastata e saccheggiata la scorsa notte. Il sindaco Graziano Delrio stamani ha visitato il circolo, portando la propria solidarietà, e ha definito l’atto una “incursione fascistoide”. I vandali hanno spaccato anche i simboli del partito. “Questa incursione non rovina e non appanna la festa democratica della primarie”, ha aggiunto il sindaco, presidente nazionale dell’Anci.