L’effetto valanga della regione rossa per Pier Luigi Bersani non c’è stato, anche se Matteo Renzi ha recuperato ma non sfondato. Questa la sintesi dei dati elettorali delle primarie 2012 nel Pd, una giornata vissuta all’insegna del possibile recupero del sindaco di Firenze sul segretario del Pd, poi tramutatasi in Emilia Romagna ad un risultato molto simile a quello della media nazionale.
Su 960 sezioni elettorali della regione, 440.862 i votanti, Bersani si ferma al 48,96%; Renzi al 38,28%; Vendola ad un deludente 9,8%; chiudono Laura Puppato con il 2,36% e Tabacci con 0,59%.
Bologna non tradisce Bersani. Nelle 165 sezioni elettorali allestite nel capoluogo e nella provincia bolognese (105.206 i votanti), il segretario del Pd ha vinto le primarie del centrosinistra con il 51,66%. Matteo Renzi lo segue a robusta distanza con il 32,11%, mentre Vendola si ferma al 12,92%. Fanalini di coda Puppato e Tabacci rispettivamente al 2,69% e 0,62%. Exploit di Renzi in parecchi paesi dell’Appennino (Castiglione dei Pepoli con 52,8%, Bersani al 37,7% e a Lizzano 38% a 31%), Bersani regge nei comuni di pianura con percentuali bulgare a Bentivoglio (61%).
A Modena Renzi a ridosso di Bersani. A Modena e provincia il segretario del Pd si ferma al 47%, con Renzi attestato sul 42%. Poi Vendola, all’8%, molto staccati Puppato (2,4%) e Tabacci (0,6%). In provincia spiccano i dati di Montese, paese di provenienza del candidato Pdl Samorì, dove vince Renzi con 150 voti a 70; nel travagliato e commissariato comune di Serramazzoni affermazione netta sempre di Renzi con 199 voti contro i 94 di Bersani.
Reggio città a Bersani; Brescello, Ligonchio e Boretto a Renzi. I risultati definitivi di Reggio e provincia danno Bersani al 50,83% (30.833 votanti), Renzi 37,98% (23.042 votanti), Vendola 8,15% (4.945 votanti), Puppato 2,48% (1.504 votanti), Tabacci 0,56% (338 votanti). A Brescello, nella patria di Peppone e don Camillo, già conquistata dalla Lega Nord, Renzi stacca vistosamente Bersani 231 voti a 166. A Scandiano, dov’è nato Romano Prodi, Renzi sfiora il colpaccio: 1416 le preferenze per il segretario Pd, 1303 al sindaco di Firenze. A Castelnovo ne Monti, governato dall’ex Pd, ora liberale, Simone Montermini, Renzi supera 542 a 511 Bersani. Infine sempre il 37enne primo cittadino si prende Castellarano, Boretto, Ligonchio e Canossa.
Nei paesi terremotati Renzi il più votato. Il dato è inequivocabile: nell’area colpita dal terremoto del maggio scorso molti cittadini hanno finito per votare Renzi. Spicca il dato di San Felice sul Panaro dove Renzi prende ben 405 voti e stacca Bersani che rimane a 279. A San Possidonio ancora Renzi davanti 111 a 107, Concordia sul Secchia 368 a 342, Medolla 340 a 242. Solo Finale Emilia va a Bersani per nemmeno 70 voti (564 a 496).
Romagna a Renzi ma senza sfondare. A Ravenna Bersani corre in media regionale con 48,53% dei voti (22.076), Renzi guadagna consensi con 40,96%, calano Vendola con 8,09% e Puppato con l’1,86%. A Rimini Renzi si attesta al 39,24%, Bersani invece è al 47,9% e Vendola oltre il 10%. Al fotofinish Bersani la spunta su Renzi a Riccione. Affluenza comunque in calo rispetto al 2005 del 26,1%.
In provincia di Forlì/Cesena boom di Renzi. A Bersani sono andati il comune di Forlì e quello di Cesena ma il computo totale per l’intera provincia vede il segretario davanti per soli 300 voti. Infatti Renzi ha conquistato molti comuni tra cui Predappio, Meldola, Castrocaro, Bertinoro; nell’aerea cesenate Gambettola (56% su 37%), Mercato Saraceno (61% su 29%), Sarsina (45% su 42%) e Longiano (50% su 38%); in piccoli paesi come Santa Sofia e Premilcuore Renzi ha sfondato addirittura il 50%. A Faenza Matteo Renzi avrebbe già vinto le primarie: 51% (3.466 voti) ben superiore al 38% di Bersani (2.604). Mentre tra Lugo e la Bassa Romagna si conferma la fede bersaniana: ad Alfonsine il segretario ha superato il 60%.