Una bomba a grappolo è stata lanciata su un campo di calcio nel villaggio di Deir al-Asafir, a est Damasco, da un Mig dell’esercito siriano. I media ufficiali non danno notizia dell’accaduto, ma secondo quanto riferito dagli attivisti anti-regime alla Bbc sono dieci le vittime, di cui nove bambini. Gli attivisti hanno anche diffuso un video su internet, non ancora verificato, in cui si vedono i corpi dei bambini senza vita con accanto le madri disperate. Nel filmato vengono mostrate anche bombe a grappolo a terra. Negli ultimi mesi sono cresciute le accuse contro il governo siriano, che avrebbe ripreso a usare le bombe a grappolo, accuse che Damasco ha sempre smentito. Secondo gli attivisti dei Comitati di coordinamento locale, domenica 25 novembre sono state 117 le vittime delle violenze in Siria, tra cui 14 bambini.
Intanto, questa mattina, cinque corpi senza vita di civili, tra i quali un bambino, sono stati rinvenuti stamani alle porte di Damasco. Uno di questi, di una donna, “è stato maciullato da un cingolato di un carro armato”. Lo riferiscono i residenti dei comitati di coordinamento di Daraya, cittadina a sud della capitale siriana, dove si combatte anche stamani. Le fonti affermano che ilritrovamento è avvenuto nei pressi dell’ospedale Radwan, in precedenza trasformato in caserma dalle forze lealiste e “liberato” nelle ultime ore dai ribelli dell’Esercito libero. Daraya è una roccaforte dei ribelli anti-regime che resistono da giorni alla controffensiva delle forze fedeli al presidente Bashar al Assad.