“Da oggi anche dentro alla fabbrica c’è la voce di quelli che stanno fuori, perché per noi la battaglia non è finita e se c’è qualcuno che pensa il contrario si sbaglia di grosso”. Ciro D’Alessio è il primo dei diciannove operai iscritti alla Fiom a rientrare nello stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco e a firmare il nuovo contratto Fip. “Abbiamo 2300 lavoratori ancora fuori – prosegue D’Alessio – e oggi il pensiero va a loro: bisogna combattere perché venga firmato un contratto di solidarietà che riporti tutti i lavoratori dentro”. Dalle 9 di questa mattina, i metalmeccanici della Cgil che la Corte d’Appello di Roma ha imposto alla casa automobilistica di assumere stanno tornando nella fabbrica da cui sono rimasti fuori per quasi due anni. L’ultimo operaio entrerà a Pomigliano alle 18. “Sono emozionato – dice Raffaele Manzo – soprattutto per le responsabilità che abbiamo entrando in questa fabbrica, sapendo le condizioni in cui stanno i nostri compagni di lavoro. Quello è preoccupante, ma allo stesso tempo ci carica di responsabilità” di Andrea Postiglione

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Pomigliano, Fiat: “Fiom irragionevolmente privilegiata dai giudici”

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