Una porzione di circa due metri cubi in materiale misto è crollata, probabilmente a causa delle forti precipitazioni. La casa danneggiata si trova nella regio VI, un'area della città antica scavata agli inizi dell’800 e già da tempo chiusa al pubblico
Il maltempo dei giorni scorsi non ha risparmiato nemmeno gli scavi di Pompei. Una porzione di muro romano di circa due metri cubi è crollata, probabilmente a causa delle forti precipitazioni. La domus danneggiata si trova nella regio VI, una zona della città antica scavata agli inizi dell’800 e già da tempo chiusa al pubblico. La messa in sicurezza dell’area è una delle priorità del “Grande Progetto Pompei“. Anche l’anno scorso, di questi tempi, Pompei aveva subito danni significativi, con danni alla casa di Diomede e alla casa di Loreio Tiburtino.
La Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei ha evidenziato il “cedimento di un tratto di circa due metri cubi di muratura in opera mista pertinente a una domus lungo il vicolo di Modesto nella regio VI”. I tecnici della Soprintendenza hanno effettuato un sopralluogo insieme ai Carabinieri, titolari delle indagini su tutti crolli avvenuti nelle aree interessate dal progetto del ministero dei Beni culturali.