La polizia ha fatto parcheggiare il bus a lato della strada, ed ha poi ritirato tutti i documenti ai passeggeri e all’autista.
Dopo averli tenuti bloccati (adducendo che era il governo italiano a richiederlo, notizia non vera secondo quanto riferito dalla Questura di Torino) fino alle 10:15, i No Tav sono poi stati scortati al commissariato di Modane. Qui tre di loro di cui si conoscono solo i nomi, Mimmo, Erme, e Daniel (quest’ultimo autista del bus) hanno ricevuto una notifica che non potevano entrare in territorio francese.
Tutti gli altri erano liberi di proseguire il viaggio, peccato che, mancando l’autista, siano stati di fatto costretti tutti a rientrare.
Il leader No Tav Alberto Perino e l’avvocato Massimo Bongiovanni del Legal Team No Tav hanno commentato la notizia sottolineando, oltre al sempre più evidente clima di intimidazione, che l’età media dei passeggeri era superiore ai sessant’anni e ciononostante, senza alcuna giustificazione apparente, sono stati trattenuti al freddo per alcune ore.