Numeri che scorrono su tabelloni digitali. Movimenti rapidissimi e spostamenti infinitesimi di percentuali pesanti come macigni, capaci di condizionare l’esistenza quotidiana. Le stanze della finanza dove si giocano i destini dell’intera umanità sono diventati il simbolo di un’insidia tanto più subdola quanto più sfuggente. Niente più fronti contrapposti, nemici da combattere, cacce alle streghe: solo l’incorporeità delle algide speculazioni finanziarie che a contatto con l’aria esterna si trasformano nel dramma fisico della povertà, delle manifestazioni di piazza, della perdita di lavoro.
A questa dicotomia tra reale e virtuale, o meglio all’infrangersi dei limiti che li separano è dedicata la mostra di Nicola Evangelisti Temporary Illusions, appena inaugurata alla Galleria OltreDimore di Bologna (piazza San Giovanni in Monte 7). Attraverso i suoi studi sulla psicologia della forma e della percezione delle immagini (teoria della Gestalt), il giovane light artist bolognese ha realizzato una serie di installazioni e video-installazioni che riflettono sul tema dell’economia finanziaria e della sua natura effimera e al tempo stesso devastante per l’esistenza oggettiva di ogni singolo individuo.
Installazioni di bossoli e sculture di luce, videoproiezioni e ologrammi di monete che viaggiano attraverso lo spettatore e lo chiamano in causa in un processo di completamento percettivo di natura mentale, secondo le teorie husserliane e della psicologia della Gestalt. Su tutto aleggia il senso di vacuità e di farraginosità di un sistema economico effimero, basato sulla virtualità di movimenti macroeconomici, in cui il potere e la guerra si sono sostituiti alle reali esigenze dei cittadini.
“Dalla paura fisica della guerra fredda” dice Evangelisti “si è passati a paure immateriali, virtuali, virali, mentali, psicologiche ed è di questo che voglio parlare nel progetto Temporary Illusions”. Una riflessione artistica sull’attuale crisi internazionale, profondamente connotata dalla virtualità della speculazione finanziaria che ha travolto e messo in crisi l’intero sistema economico occidentale. La mostra proseguirà fino al prossimo 19 gennaio: per tutte le informazioni sugli orari si rimanda al sito www.oltredimore.it