La guerra e i bombardamenti non lasciano indifferenti nemmeno i calciatori, o almeno quelli che non giocano nel campionato italiano, dove evidentemente schierarsi e prendere la parola è una colpa ben peggiore che giocar male o scommettere. E così, oltre sessanta calciatori dei più importanti campionati europei, Italia esclusa, hanno deciso di firmare tutti insieme un appello di solidarietà per il popolo palestinese. La lettera aperta è stata indirizzata alla Uefa, massimo organismo del calcio continentale, cui è stato chiesto di rinunciare all’assegnazione a Israele dei prossimi campionati europei Under 21 – che si disputeranno a giugno 2013 e a cui anche l’Italia si è qualificata – in quanto è “una scelta contraria ai valori dello sport”.
L’appello, apparso anche sul sito personale di Kanoute, ex giocatore della Premier inglese e della Liga spagnola, è firmato da molti nomi noti: tra cui l’ex stella del Chelsea Drogba, il suo erede Hazard, i giocatori del Newcastle Cisse e Demba Ba, Diaby dell’Arsenal e l’ex romanista Menez, ora al Paris Saint Germain. Mentre dall’Italia si registra invece solo la firma di Abdoulaye Baldé, attaccante francese da quest’anno in forza al Lumezzane, in Prima Divisione. Nella lettera è scritto: “Come calciatori esprimiamo solidarietà con il popolo di Gaza, che vive sotto assedio e a cui sono negati libertà e diritti umani. L’ultimo bombardamento israeliano, che ha causato oltre 100 vittime civili, è un’altra macchia sulla coscienza del mondo”. E poi è citato il bombardamento dello stadio di Gaza del 10 novembre, in cui sono stati uccisi quattro bambini che stavano rincorrendo un pallone da calcio.
“È inaccettabile che dei bambini siano uccisi mentre giocano a calcio. Il fatto che Israele ospiti i prossimi Europei Under 21 sarà visto come una ricompensa per azioni contrarie ai valori dello sport” prosegue la lettera. Ma la Uefa, per bocca del suo presidente Michel Platini, si è trincerata dietro la presunta apoliticità dell’organizzazione e dietro l’altrettanto presunta democraticità del voto espresso per assegnare l’Europeo a Israele. L’unica risposta è arrivata dalla Fifa, che tramite il segretario generale Jerome Valcke ha detto che aiuterà il popolo palestinese a ricostruire lo stadio di Gaza, perché il calcio deve continuare ad essere veicolo di unione sociale. Un gesto di solidarietà cui si è aggiunto il club egiziano Zamalek, che ha proposto alla nazionale palestinese un’amichevole da giocarsi nella Striscia di Gaza e i cui proventi saranno utilizzati per la ricostruzione dello stadio.
L’appello dei calciatori prosegue poi auspicando che “La comunità internazionale si mobiliti per proteggere i palestinesi, che nonostante il cessate il fuoco continuano a vivere sotto occupazione”. Ed esprimendo solidarietà ai colleghi palestinesi imprigionati: “Chiediamo anche che vengano al più presto liberati i due calciatori dell’Al Amari, detenuti da febbraio in Israele senza prove né processo”. Ennesima storia di ordinaria sopraffazione nei territori occupati, che ricalca quella del calciatore palestinese Mahmoud Sarsak, detenuto illegalmente nelle carceri israeliane per oltre tre anni. Un ragazzo cui è stata restituita la libertà solo quando lo sciopero della fame ne ha irreparabilmente danneggiato alcuni organi, e in cui difesa si erano mobilitati lo scorso giugno con un appello diverse personalità, tra cui molti calciatori europei ed ex campioni come Cantona. Anche allora, dall’Italia e dai suoi calciatori, solo un assordante silenzio.
Home Sport
Europei under 21 in Israele, appello di 60 calciatori: “Si ritiri l’assegnazione”
"Solidarietà al popolo palestinese e contro i bombardamenti su Gaza". Oltre sessanta giocatori dei più importanti campionati europei, Italia esclusa, hanno deciso di firmare tutti insieme un appello e di consegnarlo alla Uefa. La competizione si disputerà a giugno 2013 nel paese della Stella di Davide. Gli atleti: "E' una scelta contraria ai valori dello sport”
La guerra e i bombardamenti non lasciano indifferenti nemmeno i calciatori, o almeno quelli che non giocano nel campionato italiano, dove evidentemente schierarsi e prendere la parola è una colpa ben peggiore che giocar male o scommettere. E così, oltre sessanta calciatori dei più importanti campionati europei, Italia esclusa, hanno deciso di firmare tutti insieme un appello di solidarietà per il popolo palestinese. La lettera aperta è stata indirizzata alla Uefa, massimo organismo del calcio continentale, cui è stato chiesto di rinunciare all’assegnazione a Israele dei prossimi campionati europei Under 21 – che si disputeranno a giugno 2013 e a cui anche l’Italia si è qualificata – in quanto è “una scelta contraria ai valori dello sport”.
L’appello, apparso anche sul sito personale di Kanoute, ex giocatore della Premier inglese e della Liga spagnola, è firmato da molti nomi noti: tra cui l’ex stella del Chelsea Drogba, il suo erede Hazard, i giocatori del Newcastle Cisse e Demba Ba, Diaby dell’Arsenal e l’ex romanista Menez, ora al Paris Saint Germain. Mentre dall’Italia si registra invece solo la firma di Abdoulaye Baldé, attaccante francese da quest’anno in forza al Lumezzane, in Prima Divisione. Nella lettera è scritto: “Come calciatori esprimiamo solidarietà con il popolo di Gaza, che vive sotto assedio e a cui sono negati libertà e diritti umani. L’ultimo bombardamento israeliano, che ha causato oltre 100 vittime civili, è un’altra macchia sulla coscienza del mondo”. E poi è citato il bombardamento dello stadio di Gaza del 10 novembre, in cui sono stati uccisi quattro bambini che stavano rincorrendo un pallone da calcio.
“È inaccettabile che dei bambini siano uccisi mentre giocano a calcio. Il fatto che Israele ospiti i prossimi Europei Under 21 sarà visto come una ricompensa per azioni contrarie ai valori dello sport” prosegue la lettera. Ma la Uefa, per bocca del suo presidente Michel Platini, si è trincerata dietro la presunta apoliticità dell’organizzazione e dietro l’altrettanto presunta democraticità del voto espresso per assegnare l’Europeo a Israele. L’unica risposta è arrivata dalla Fifa, che tramite il segretario generale Jerome Valcke ha detto che aiuterà il popolo palestinese a ricostruire lo stadio di Gaza, perché il calcio deve continuare ad essere veicolo di unione sociale. Un gesto di solidarietà cui si è aggiunto il club egiziano Zamalek, che ha proposto alla nazionale palestinese un’amichevole da giocarsi nella Striscia di Gaza e i cui proventi saranno utilizzati per la ricostruzione dello stadio.
L’appello dei calciatori prosegue poi auspicando che “La comunità internazionale si mobiliti per proteggere i palestinesi, che nonostante il cessate il fuoco continuano a vivere sotto occupazione”. Ed esprimendo solidarietà ai colleghi palestinesi imprigionati: “Chiediamo anche che vengano al più presto liberati i due calciatori dell’Al Amari, detenuti da febbraio in Israele senza prove né processo”. Ennesima storia di ordinaria sopraffazione nei territori occupati, che ricalca quella del calciatore palestinese Mahmoud Sarsak, detenuto illegalmente nelle carceri israeliane per oltre tre anni. Un ragazzo cui è stata restituita la libertà solo quando lo sciopero della fame ne ha irreparabilmente danneggiato alcuni organi, e in cui difesa si erano mobilitati lo scorso giugno con un appello diverse personalità, tra cui molti calciatori europei ed ex campioni come Cantona. Anche allora, dall’Italia e dai suoi calciatori, solo un assordante silenzio.
Articolo Precedente
Il potere e la gloria. Juventus e Inter
Articolo Successivo
Olanda, guardalinee ucciso da giovani calciatori: arrestati tre minorenni
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Ultimi articoli di FQ Sport
Calcio
L’arbitro Simone Sozza ammette: “Mi ferisce che non si creda nella nostra buonafede”
Sport News
“Essere gay nel mondo del calcio è tossico, dopo 4 anni ricevo ancora minacce di morte”: il racconto di Josh Cavallo
Sport News
Imane Khelif contro le politiche transgender di Trump: “Non mi intimidisce, punto all’oro anche alle Olimpiadi del 2028”
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - E' stato ricordato oggi nell'aula della Camera l'ex-deputato Mimmo Lucà, parlamentare per cinque legislatura, scomparso il 13 febbraio scorso, all'età di 71 anni. Esponente dei cristiano sociali e dei Ds, è stato anche dirigente delle Acli. L'aula ha osservato un minuto di silenzio per commemorare Lucà.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "La balla della privacy con cui la maggioranza e il governo giustificano la loro lotta senza quartiere alle intercettazioni, oltre ad essere una motivazione del tutto falsa e smentita dai fatti, ormai non regge più nemmeno rispetto alle azioni dello stesso centrodestra. Infatti, mentre alla Camera demoliscono le intercettazioni, al Senato portano avanti l'articolo 31 del Ddl Sicurezza che consentirà ai Servizi segreti la schedatura di massa dei cittadini". Lo afferma la deputata M5S Valentina D'Orso, capogruppo in commissione Giustizia.
"Non sono più credibili nemmeno quando accampano motivazioni di comodo, si smentiscono con i loro stessi provvedimenti che in realtà rispondono a un disegno ormai chiaro: indebolire gli strumenti di indagine della magistratura che possono dar fastidio ai colletti bianchi e allo stesso tempo creare un brutale sistema di repressione del dissenso e controllo sui cittadini comuni".
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - La Camera è riunita in seduta notturna per finire l'esame degli emendamenti al ddl intercettazioni, quindi le dichiarazioni di voto e il voto finale che dovrebbe arrivare nella serata. I lavori sono previsti fino alle 24.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "L'Italia ha ribadito che continueremo a sostenere l'Ucraina anche nel documento approvato oggi alla Camera e ieri al Senato. E' un impegno che noi manteniamo, continueremo a fare la nostra parte. Noi non siamo mai stati in guerra con la Russia e non abbiamo mai autorizzato l'uso di nostre armi da parte degli ucraini in territorio russo". Lo ha detto Antonio Tajani a 5 Minuti su Raiuno.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Mi pare che la telefonata Trump-Putin sia un segnale positivo così come quella tra Trump e Zelensky. Noi abbiamo chiesto che l'Ucraina fosse coinvolta e questo è accaduto. Noi incoraggiamo tutte le iniziative che portano alla pace. Non è facile ma qualche speranza c'è". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani a 5 Minuti su Raiuno.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Si tratta di garantire la sicurezza dell'intera Unione europea. C'è bisogno di rafforzare la sicurezza europea ma questo non significa essere guerrafondai. Per garantire la pace serve un equilibrio delle forze in campo per garantire la sicurezza dell'Europa e dell'Italia. Stiamo lavorando in questa direzione come un buon padre di famiglia che mette le finestre blindate perchè la sua famiglia sia al sicuro". Lo dice il vicepremier Antonio Tajani a 5 Minuti su Raiuno. "Bisogna avere il coraggio di andare avanti: l'Europa è l'unico modo per essere sicuri".
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Meloni non ha attaccato Altiero Spinelli. Mi sembra una tempesta in un bicchier d'acqua. Spinelli è un personaggio illustre della storia europea, lo rispetto e la presidente Meloni non lo ha mai offeso". Lo dice il vicepremier Antonio Tajani a 5 Minuti su Raiuno.