Società

Profezia Maya, governo russo obbligato a smentirla con un comunicato

Più si avvicina il giorno fatidico, il 21 dicembre, data indicata per la “fine del mondo”, più si moltiplicano gli attacchi di panico, le scene di isteria collettiva, le reazioni incontrollate. Nonostante la "smentita" prosegue la corsa all'accaparramento di prodotti alimentari. In Siberia si vende il "Kit Apocalisse": grano, pesce, carta di identità e una bottiglia di vodka

Apocalisse rinviata, per decreto governativo. Più si avvicina il giorno fatidico, il 21 dicembre, data indicata dalla profezia Maya per la “fine del mondo”, più si moltiplicano gli attacchi di panico, le scene di isteria collettiva, le reazioni incontrollate. Soprattutto in un paese come la Russia, tradizionalmente succube di ogni forma di esoterismo. E allora il governo di Mosca ha dovuto diffondere un comunicato chiarificatore. “Avendo avuto accesso a informazioni e monitoraggio del comportamento della Terra – ha fatto sapere il ministro delle Situazioni di emergenza – possiamo assicurare che il mondo non finirà a dicembre”. Vista la credibilità di cui sono soliti godere i politici, chissà quanti gli daranno retta. Per il momento, prosegue la corsa all’accaparramento di prodotti alimentari, e nelle ultime settimane sono stati denunciati parecchi casi di furto di beni di prima necessità. Nei negozi, si fa incetta di candele, fiammiferi, zucchero.

È stato anche messo in vendita un “kit apocalisse”, che a Tomsk, in Siberia, sta andando a ruba: per 22 euro, dà diritto a un pacco di grano saraceno, una scatoletta di pesce, un bloc notes, medicine per problemi cardiaci, un pezzo di corda (non è chiaro quale dovrebbe esserne l’uso), la fotocopia di una carta d’identità da compilare se si dovessero smagnetizzate i documenti personali. E infine una bottiglia di vodka, che torna sempre utile.

A gettare acqua sul fuoco delle angosce popolari, scendono in campo i rappresentanti delle tre religioni predominanti. Il portavoce della Chiesa ortodossa, Vsevolod Chaplin, ha detto al giornale Life News che il tentativo di individuare una data per la fine del mondo è solo il desiderio che alcune persone hanno di rinviare i cambiamenti necessari nella loro vita. Il rabbino capo di Russia, Adolf Shaevic, lancia un appello a non credere al calendario Maya, ma a quello ebraico, secondo il quale l’umanità continuerà a esistere per almeno altri 2 secoli. E un leader musulmano russo, Nafigulla Ashirov, taccia semplicemente di “truffatori” coloro che pongono una data all’apocalisse. In realtà, è fin troppo evidente che c’è chi cerca i sfruttare l’occasione per approfittare della credulità popolare. Come quel sito Internet – kupoclub.ru – che, per 13 euro, offre “uno sconto incredibile del 50% sull’indulgenza personale”. Garantisce, assicurano, la “Chiesa cattolica di Assisi”. Ci sono cascate 300 persone.