Fassbinder, Cine de Guerilla e il ritorno dei cortometraggi. Queste le principali portate del menù Corto Imola Festival che dal 5 al 9 dicembre si terrà al teatro Ebe Stignani. 19esima edizione diretta da Franco Calandrini con due novità: un cambio di sede e ritorno alle origini, la prima “casa”, il centrale Teatro Ebe Stignani di Imola; la seconda un gradito ritorno, il Concorso Internazionale Cortometraggi che aveva contrassegnato l’originalità del progetto Corto Imola Fest fin dalle origini.
Torna, infatti, a distanza di otto anni il Concorso Internazionale per Cortometraggi. Il Concorso presenterà il meglio della più recente produzione cinematografica internazionale in formato corto, con ben oltre 400 film iscritti alle selezioni del festival. Tre saranno le categorie a concorrere per i tre premi distinti del valore di 1.000 euro ciascuno: i cortometraggi di fiction, i cortometraggi d’animazione e i documentari. Due le giurie al lavoro per i 33 cortometraggi selezionati, per un totale di dieci ore.
Poi il capitolo Rainer Werner Fassbinder. Il regista tedesco (1945-1982) con la sua colossale opera, composta da ben 40 film, una trentina di allestimenti per il teatro di commedie proprie e altrui e svariati lavori per la televisione, è uno degli esponenti di primo piano del Nuovo cinema tedesco degli anni ’60-’70. Corto Imola Festival ricorda i trent’anni dalla prematura scomparsa del grande Maestro presentando tre suoi capolavori: Le lacrime amare di Petra Von Kant (1972), Il matrimonio di Maria Braun (1979) e il suo ultimo canto d’amore e morte, Querelle de Brest (1982).
Infine il focus spagnolo davvero underground. Già battezzata da giornalisti e da critici cinematografici come Cine Low Cost o Cine de Guerrilla, questa nuovissima tendenza del cinema iberico nasce dal clamore suscitato in patria da alcuni film a basso costo e a forte vocazione autoriale. Film in tempo di crisi e in piena era digitale. Stiamo assistendo alla nascita di un nuovo cinema, digitale, necessariamente low cost, sperimentale e curioso, promotore di nuove strategie produttive e distributive. Corto Imola Festival presenterà in anteprima nazionale alcune delle opere più interessanti di questa nuova corrente, come l’onirico El señor e il surreale Dispongo de Barcos, entrambi del noto autore teatrale Juan Cavestany, o Diamond Flash, allucinante opera prima del regista e disegnatore di fumetti Carlos Vermut.
Sempre dalla Spagna un’anteprima thriller di lusso. Presentato dalla stampa come la versione spagnola di “Funny Games” o “Arancia meccanica”, il film Secuestrados di Miguel Ángel Vivas – vincitore dei premi al Miglior Film e alla Miglior Regia all’americano Fantastic Film Fest, e dell’Anello d’Oro come Miglior Film al Ravenna Nightmare Film Fest 2011 – resta ancora inspiegabilmente un prodotto inedito nelle normali sale cinematografiche italiane. Corto Imola Festival chiude la sua edizione numero 19 con quest’opera impattante, sconvolgente e di impressionante maestria registica.
Da non dimenticare due appuntamenti “glocal”: il primo interamente auto-prodotto e ‘costruito’ dagli autori anche grazie all’apporto di moltissimi amici nell’arco di 12 anni è Sex Equo, il primo film lungometraggio di Werther Germondari e Maria Laura Spagnoli, collaudata coppia di artisti visivi tra i più innovativi in Italia. L’altro è il documentario A casa non si torna di Lara Rongoni e Giangiacomo De Stefano, sui lavori “maschili” ricoperti da donne. Saranno presenti alla serata gli autori, e alcune delle protagoniste del documentario.
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