Le parlamentarie 5 Stelle? “Un po’ difficili”. L’esclusione dei candidati Andraghetti e Cuppone? “Non conosco i motivi, spero in un errore tecnico”. E’ un Giovanni Favia prudente quello intervenuto su È tv-Radionettuno, il giorno dopo l’iscrizione nel registro degli indagati del giornalista di Piazzapulita per il fuorionda grazie a un suo esposto.
“Bisogna capire che è la prima volta che si fanno” – spiega Favia riferendosi alla consultazione online per i futuri candidati 5 Stelle in Parlamento – ma resto ottimista, ce la faremo”. Poi ancora sugli esclusi sottolinea che è stato usato il canale web per “evitare infiltrazioni” anche se, specifica che non avrebbe visto male anche momenti “sul territorio” per lanciare le candidature.
Infine a una domanda di un ascoltatore sul rischio di mandare a Roma delle “seconde file”, risponde: “Capisco questa riflessione e c’è stato dibattito tra noi, ma le regole sono queste e si può fare dibattito su tutto, ma non sulle poltrone. E noi vogliamo riformare il modo di fare politica. Dobbiamo metterci in testa che, proteste o no, non vanno messe avanti posizioni personali. L’obiettivo è eleggere “semplici cittadini” al posto “di vecchi politicanti”.