Da lunedì prossimo, al 48 di Doughty Street nel quartiere londinese di Bloomsbury, riaprirà al pubblico il
Charles Dickens Museum in occasione delle celebrazioni del
bicentenario della nascita del grande scrittore inglese (1812-1870). In seguito ad una ristrutturazione durata 8 mesi e costata 3,1 milioni di sterline, la casa in cui nacquero
Le avventure di Oliver Twist e
Nicholas Nickleby è stata riorganizzata rispetto alla formazione originale, il museo fu fondato già nel 1925, con nuove sale espositive, una sala per conferenze, postazioni multimediali, un caffé e un book-shop.
Sulle parete delle scale del museo,
l’ombra del romanziere indica ai visitatori la strada da percorrere così come ha fatto con la settima arte, figlia sua più di quanto si creda. Già in
Dickens, Griffith e noi (in
La forma cinematografica, Einaudi, 2003), il regista russo Ėjzenštejn dimostrava quanto il collega americano si rifacesse allo scrittore per gestire il rapporto tra
personaggio-contesto e figura-sfondo in un uso delle possibilità affabulatorie che avrebbe fornito la grammatica base per tutto il cinema a venire: dalla lettura di testi come
Il circolo Pickwick,
David Copperfield o
Racconto di due città deriverebbero l’invenzione del ritmo, la volontà di essere qua e là, di andare avanti e di tornare indietro, di evitare qualsiasi staticità, di scuotere il quadro.
Secondo
imdb.com sono 332 i titoli, tra piccolo e grande schermo, ispirati al lavoro di
Charles Dickens, e
Grandi speranze – da oggi nelle sale – non è nemmeno l’ultimo riportato. Ennesima riduzione della storia di
Pip e Estella, la pellicola diretta da Mike Newell più che rivaleggiare con miniserie e film recenti (tra cui la discutibile attualizzazione del
Paradiso perduto di Alfonso Cuarón del ’98) deve preoccuparsi del confronto con la versione 1946 firmata
David Lean. Forse il cineasta più in linea con l’afflato umanitario della pagina scritta, autore inoltre dell’inarrivabile
Le avventure di Oliver Twist (1948), nelle cui immagini convivono, magicamente, Steven Spielberg e Ken Loach, sebbene all’epoca fossero ancora in fasce il primo e un bambino il secondo.
Mentre Polanski ha rispolverato
Oliver Twist (2005) finendo col confezionare quasi un’autobiografia per personaggio-interposto, negli anni più recenti è forse Zemeckis ad essersi meglio immerso nel mondo dello scrittore. Pur cambiando la focalizzazione di Scrooge, il suo
A Christmas Carol (2009) è la
quintessenza dello spirito dickensiano, laddove l’ottica sociale tracima nel piacere del racconto e la questione morale incalza un palpito di magica sospensione.
Come in La vita è meravigliosa (1946) di Frank Capra. L’angelo custode che salva James Stewart dal suicidio mette sotto l’albero di Natale un libro di Mark Twain, autore fondante dell’immaginario americano, ma forse avrebbe dovuto lasciarne uno di Dickens.
Marco Chiani
Giornalista
Cinema - 6 Dicembre 2012
Dickens, la casa museo di un (in)sospettabile padre del cinema
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Palermo, 20 dic. (Adnkronos) - "La difesa di Matteo Salvini ha fornito nella memoria depositata una lettura non in linea con le risultanze probatorie". Sono iniziate con queste parole le repliche della procuratrice aggiunta di Palermo Marzia Sabella nel processo Open Arms, prima che i giudici si ritirino in Camera di consiglio. "Si sostiene nella memoria" depositata dalla difesa di Matteo Salvini "che l'autorizzazione allo sbarco dei minori" dalla nave spagnola Open Arms "non competeva al ministro ma alla prefettura" e questo "viene desunto da due esami testimoniali", dice. "Peccato che lo stesso prefetto di Agrigento di allora, Caputo, ha dichiarato in aula che l'autorizzazione allo sbarco provenisse dal ministro. Peccato che è lo stesso imputato a sostenere la competenza sui minori". . "I minori non erano più alla frontiera ma in acque nazionali- prosegue Sabella - quindi avevano diritto a sbarcare. Inoltre, si omette di dire che il Tribunale di Catania ha trattato la questione dei tempi dello sbarco dei minori e non del diritto".
Palermo, 20 dic. (Adnkronos) - Tra il pubblico all'aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo, dove oggi sarà emessa la sentenza del processo a carico di Matteo Salvini accusato di sequestro di persone e rifiuto di atti di ufficio, c'è anche il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara. In aula anche il sottosegretario al lavoro Claudio Durigon e l'ex europdeputata leghista Annalisa Tardino.
Roma, 20 dic. - (Adnkronos) - A dicembre l'Istat rileva "segnali contrastanti" dagli indicatori di opinione degli operatori economici: infatti per il terzo mese di fila l’indice del clima di fiducia dei consumatori flette passando da 96,6 a 96,3; invece, l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese è stimato in aumento (da 93,2 a 95,3), tornando ad aumentare dopo due mesi consecutivi di calo.. Tra i consumatori, continua l'istituto, si evidenzia un peggioramento soprattutto delle attese sulla situazione economica del Paese e di quelle sulla disoccupazione, che si riflette in un calo del clima economico (da 97,8 a 96,1) e di quello futuro (da 93,8 a 93,3). Invece, Il clima personale registra un lieve aumento (da 96,2 a 96,4) e il clima corrente rimane sostanzialmente stabile (da 98,7 a 98,6).
Quanto alle imprese, l’indice di fiducia diminuisce nell’industria (nella manifattura cala da 86,5 a 85,8 e nelle costruzioni flette da 101,5 a 100,9) mentre aumenta nei servizi, seppur con intensità diverse tra i comparti: in particolare, l’indice sale decisamente nei servizi di mercato (da 93,9 a 99,6) mentre nel commercio al dettaglio registra un incremento marginale (l’indice passa da 106,8 a 106,9). Circa le componenti degli indici di fiducia del settore industriale, nella manifattura migliorano solo le attese di produzione e nelle costruzioni peggiorano entrambe le variabili.Nel comparto dei servizi di mercato, l'Istat osserva un’evoluzione positiva di tutte le componenti dell’indicatore; invece, nel commercio al dettaglio i giudizi sulle vendite migliorano ma le scorte di magazzino sono giudicate in accumulo e le attese sulle vendite diminuiscono.
Palermo, 20 dic. (Adnkronos) - "Se mollerò? Assolutamente no, in ogni caso". Così il vicepremier Matteo Salvini prima di entrare al bunker Pagiarelli di Palermo dove oggi sarà emessa la sentenza del processo che lo vede imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio.
Palermo, 20 dic. (Adnkronos) - "Avevo promesso di fermare l'immigrazione di massa e lo abbiamo fatto, abbiamo ridotto i morti in mare, abbiamo protetto gli italiani, abbiamo ridotto i reati, salvato vite, non mi aspetto una medaglia, ma qualunque sia la sentenza sono fiero di aver mantenuto le promesse fatte agli italiani e quindi entro in questa aula di tribunale fiducioso e orgoglioso". Così il leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, prima di entrare nell'aula bunker del Pagliarelli, prima della sentenza del processo Open Arms che lo vede imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio.
Milano, 20 dic. - (Adnkronos) - “Il private equity svolge un ruolo cruciale nel panorama economico nazionale. Secondo le stime di EY, il numero di operazioni in Italia è cresciuto di circa il 20% rispetto al 2023. Tuttavia, le transazioni hanno avuto una dimensione media inferiore, circa 50 milioni di euro rispetto ai circa 80 dello scorso anno, il che ha portato a un volume totale investito inferiore del 25% rispetto all'anno precedente. Le attività di investimento si sono concentrate principalmente nei settori Industrial & chemicals (25%), Consumer (17%) e Technology (16%), che insieme rappresentano il 58% del totale”. Lo afferma Umberto Nobile, private equity leader di EY Italia, commentando i principali trend e sviluppi nel settore del private equity nei primi undici mesi del 2024 in occasione della cerimonia di premiazione della XXI edizione del Premio Claudio Dematté Private Equity of the Year. EY ha consegnato i premi per la categoria Buy Out a Fondo Italiano d'Investimento, per l’operazione Gruppo Florence, un progetto di build-up specializzato nella produzione di abbigliamento per i grandi brand del lusso e a Quadrivio Group per l’operazione Autry International, società che produce e distribuisce sneakers nel segmento del lusso accessibile.
"Come EY siamo fieri di contribuire a questa importante iniziativa che da anni valorizza e promuove il ruolo del Private Equity a supporto della crescita e della competitività delle imprese italiane. Questa sera vogliamo dunque confermare il nostro costante impegno nel supportare le aziende in questo percorso e celebrare i loro successi nell'ambito del private equity - spiega il private equity leader di EY Italia - Grazie al Premio Claudio Dematté, che da anni valorizza le migliori operazioni di private equity e Venture Capital, sono stati premiati i progetti che si sono distinti per la loro crescita, internazionalizzazione e l'implementazione di principi ESG, contribuendo significativamente al successo delle aziende in cui hanno investito".
Guardando al 2025, Nobile aggiunge: “I dati appena citati, e non solo, confermano che il private equity può rappresentare per il business un motore di crescita e innovazione, e grazie al suo supporto, si possono innestare processi virtuosi per rendere le aziende più resilienti, innovative, competitive e orientate ad una crescita sostenibile. Per il 2025 - conclude Nobile - ci aspettiamo una ripresa dell’investimento da parte dei fondi di private equity, frenati nel corso degli ultimi 18 mesi da incertezza geoeconomica e dagli alti costi del denaro, con la tipologia dei fondi cosiddetti di Special Situation che torneranno ad avere un’importante operatività in Italia”.
Palermo, 20 dic. (Adnkronos) - "Sono assolutamente orgoglioso di quello che ho fatto, ho mantenuto le promesse fatte, ho contrastato le immigrazioni di massa e qualunque sia la sentenza, per me oggi è una bella giornata perché sono fiero di aver difeso il mio Paese. Rifarei tutto quello che ho fatto e entro in questa aula orgoglioso del mio lavoro". Così il leader dell Lega e vicepremier, Matteo Salvini, prima di entrare all'aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo, dove oggi sarà emessa la sentenza del processo Open Arms che lo vede imputato con l'accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per aver impedito lo sbarco di 147 migranti soccorso dalla ong spagnola nell'agosto 2019.