Forza Nuova ha presentato alla stampa la candidatura del suo leader Roberto Fiore alle prossime elezioni regionali del Lazio. Nel corso della conferenza il fondatore del movimento neofascista ha esposto il suo ambizioso programma di governo (sovranità monetaria, rifiuto del debito e uscita dall’euro, “ritorno alla terra” e supremazia dell’agricoltura, diritto alla casa e pugno duro contro l’immigrazione) e non ha risparmiato un ottimistica previsione sui prossimi risultati elettorali: “Sicuramente possiamo abbattere la soglia del 5 percento”. Pronostico che pare piuttosto avventato, almeno a giudicare dalla platea della conferenza stampa (una trentina scarsa di militanti di Forza Nuova e nessun altro giornalista). Fiore non ha nascosto una certa sintonia con Beppe Grillo (“anche lui parla contro le banche, l’usura, Equitalia e i politici, ma quali soluzioni propone?”) e ha paragonato le ambizioni di Forza Nuova a quelle dei neonazisti greci di Alba Dorata, entrati in pompa magna nel parlamento ellenico nonostante una lunga serie di raid contro gli immigrati (“Non sono dei violenti, se lo fossero sarebbero in carcere”) di Tommaso Rodano
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