Un terzo della forza lavoro impiegata a Tychy, rischia di trovarsi a casa. La misura resa necessaria dal calo dei volumi produttivi: dalle oltre 600mila vetture del 2009 si è passati alle meno di 350mila di quest'anno e la previsione per il 2013 è inferiore alle 300mila. Ma sullo stabilimento pesa soprattutto la decisione di cessare la produzione della Panda
La contrazione del mercato dell’auto, che pure nell’ultimo mese aveva fatto registrare una lenta ripresa, costringe Fiat a operare ulteriori tagli al personale. La mannaia dei licenziamenti in questo caso colpisce la Polonia, dove l’unità locale del gruppo denuncia un “surplus di 1.500 addetti“, causato dalla situazione “fortemente negativa” del mercato dell’auto.
Un terzo della forza lavoro della compagnia automobilistica impiegata nel paese rischia di trovarsi a casa. Nello stabilimento di Tychy, in Slesia, zona sud della Polonia, Fiat produce alcune delle sue vetture di maggior successo, dalla nuova 500 alla Panda, passando per la Lancia Ypsilon. Proprio la produzione della Panda Classic (la seconda edizione dello storico modello di casa Fiat) cesserà quest’anno: la nuova Panda sarà prodotta solo nello stabilimento di Pomigliano d’Arco. L’azienda precisa di aver già avviato la procedura di legge per la riduzione collettiva di personale. La controllata polacca del Lingotto ha espresso alle organizzazioni sindacali la volontà di iniziare immediatamente una trattativa per trovare “soluzioni compatibili per la gestione delle eccedenze”.
Fiat, che pochi giorni fa accoglieva con moderato ottimismo i dati relativi alle immatricolazioni di novembre, motiva i licenziamenti con ragioni di mercato: “La domanda di autovetture in Europa è negativa in particolare in alcuni paesi, come l’Italia, verso i quali è diretta la maggior parte delle esportazioni delle vetture prodotte a Tychy. Il mercato europeo, dopo il picco di 16 milioni nel 2007, è in costante discesa, anno dopo anno. Le previsioni per il 2012 sono di un ulteriore calo tra i 12,5 e i 12,8 milioni. Proprio il segmento A, al quale appartengono le vetture prodotte a Tychy, è quello che più ne ha risentito. Anche il mercato polacco evidenzia una flessione di oltre il 20% rispetto all’anno 2008 con i conseguenti riflessi negativi sulla vendita di vetture Fiat”.
La società ricorda che malgrado la Fiat 500 continui a essere una delle vetture più apprezzate nel suo segmento con oltre un milione di auto prodotte, e che nello stabilimento di Tychy continui la produzione della Lancia Ypsilon e della Ford Ka, l’andamento dei mercati e le previsioni negative per il futuro determinano forti difficoltà in Fiat Auto Poland. Quest’anno – sottolinea l’azienda – la produzione non raggiungerà le 350mila vetture, rispetto alle oltre 600mila del 2009 e, per il 2013, in base alle prospettive della domanda di mercato viene stimata una produzione inferiore a 300mila vetture. Fiat ha aggiunto che, a causa del forte calo dei volumi produttivi, sarà necessario modificare l’organizzazione dello stabilimento passando da tre a due turni lavorativi e rivedere tutta la struttura commerciale dello stabilimento.