Il governo ieri ha presentato decreto sull’incandidabilità, ma l’unico parlamentare in carica che di sicuro non potrà ricandidarsi è Aldo Brancher, condannato nel 2011 a due anni per ricettazione e appropriazione indebita, e rischia qualcosa pure Giuseppe Ciarrapico. Per il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi: “Abbiamo fatto, nel nostro giudizio, la cosa che ritenevamo più ragionevole sulla base della delega che ci aveva dato il Parlamento, cercando di prescindere dai casi, cercando di fare una norma che potesse utilizzare come criterio già utilizzato dal legislatore e cioè: prevedere l’incadidabilità per quelle ipotesi in cui la legge prevedesse la custodia cautelare obbligatoriamente”. Colpa dunque di una delega debole da parte del Parlamento? “Io non saprei neanche chi resta dentro e chi resta fuori, chi non potrà andare, noi serviva fare una legge che fosse di corretta applicazione della delega del parlamento” ribadisce Patroni Griffi di Manolo Lanaro
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