L’ex procuratore della Dia racconta la sua versione dei fatti sulla trattativa Stato-mafia
Servizio Pubblico - 7 Dicembre 2012
Servizio Pubblico, intervista ad Antonio Cisterna
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- 21:30 - **Autonomia: Schlein, 'raggiunto traguardo importante, alternativa alla destra possibile'**
Roma, 31 lug (Adnkronos) - "Le 500mila firme per il referendum contro l’autonomia differenziata sono un traguardo davvero importante, ma non ci fermeremo qui". Lo dice Elly Schlein.
"Siamo riusciti ad unire un largo schieramento che ha visto insieme partiti, forze sociali ed associazioni che si sono mobilitati e organizzati contro una legge che spacca l’Italia. Si tratta di un risultato politico importante e non scontato -prosegue la leader del Pd-. Il Paese è convinto che quella legge sia sbagliata e pericolosa e la nostra battaglia continuerà con tutte le persone che si sono già mobilitate e che continueranno a farlo nelle nostre feste, nelle strade e nelle piazze. A loro va il nostro più sentito ringraziamento. Un’alternativa a questa destra è possibile e noi la stiamo costruendo, insieme".
- 21:01 - Rai: Lega, 'pronti a chiudere sul presidente'
Roma, 31 lug (Adnkronos) - "L’auspicio è che entro la prossima settimana ci siano le condizioni di condivisione anche con le opposizioni per la nomina del nuovo presidente Rai, così da permettere di chiudere contestualmente il voto parlamentare e il board Rai prima della pausa estiva". Così il senatore Giorgio Maria Bergesio, capogruppo della Lega in commissione di Vigilanza Rai.
- 20:22 - Autonomia: Conte, '500mila firme un segnale potentissimo, non ci fermeremo qui'
Roma, 31 lug (Adnkronos) - "Un segnale potentissimo, una grande ondata di partecipazione che ci ha portato alle 500mila firme in pochissimi giorni contro la legge sull'autonomia differenziata. I cittadini non si fanno ingannare e stanno aderendo in massa all’appello per l’abrogazione. Non vogliono vivere in un’Italia divisa, frammentata in tante regioni e in tutte le materie, dalla sanità all’istruzione, dai trasporti al commercio. Hanno compreso che ci rimetteremmo tutti, nessuno escluso. Non ci fermeremo qui, è solo l'inizio". Lo scrive Giuseppe Conte sui social.
- 20:18 - Autonomia: Maraio (Psi), 'grande risposta piazze per abrogare scempio legge Calderoli'
Roma, 31 lug (Adnkronos) - "Dalle piazze italiane e dal digitale arriva, sul referendum per bloccare questo scempio di autonomia differenziata, una grande risposta. È la mobilitazione delle forze libere e coraggiose, di quelle che amano il Sud e l’unità nazionale e che ascoltano la società civile, il mondo delle imprese e dell’associazionismo". Lo dice il segretario del Psi Enzo Maraio commentando il raggiungimento delle 500 mila firme utili per indire il referendum di abrogazione della legge Calderoli.
"È il primo passo verso la sconfitta dei nemici del Sud, della classe dirigente, quella del centrodestra, che mette le bandiere di partito prima dei cittadini, delle famiglie, prima di chi ogni giorno manda avanti attività produttive", aggiunge.
- 19:41 - Camera: via libera unanime a commissione di inchiesta su crisi demografica
Roma, 31 lug (Adnkronos) - L'aula della Camera ha approvato all'unanimità, con 248 voti, la proposta di istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica in atto.
- 19:36 - **Autonomia: Magi (+Eu), 'raggiunto quorum 500mila firme, antipasto batosta Meloni**
Roma, 31 lug (Adnkronos) - "Come previsto, tra firme cartacee e firme digitali è stato di fatto raggiunto già entro metà settimana il quorum per il quesito del referendum che abroga l’autonomia differenziata". Lo dice Riccardo Magi, segretario di +Europa.
"Non nascondo un pizzico di orgoglio per aver contribuito, con la piattaforma di pubblica e gratuita per la raccolta delle sottoscrizioni, al raggiungimento di questo risultato. Ma ciò che conta è il dato politico: in 10 giorni mezzo milione di italiani ha già detto no al l’autonomia differenziata. Un successo incredibile che è solo l’antipasto della batosta che aspetta Giorgia Meloni quando i cittadini saranno chiamati a pronunciarsi su questa riforma", aggiunge il deputato.
- 18:53 - **Liguria: Ermini lascia e dem tirano sospiro sollievo, Bonaccini 'gesto va apprezzato'**
Roma, 31 lug. (Adnkronos) - "Speriamo di aver chiuso in 24 ore il caso...". In Transatlantico alcuni parlamentari Pd parlano così della decisione di David Ermini di lasciare la Direzione del partito togliendo così i dem 'd'imbarazzo'. Quello nato dalla nomina alla presidenza di Spininvest, società del gruppo Spinelli. Un cortocircuito per la campagna in Liguria che il centrosinistra intende puntare sulla rottura del 'sistema Toti'. Ieri era stato proprio il candidato in pectore, Andrea Orlando, a chiedere ad Ermini di rinunciare all'incarico con il gruppo Spinelli. L'ex-vicepresidente del Csm non l'ha presa benissimo e stamattina ha chiamato Stefano Bonaccini, presidente del Pd, per comunicargli che non farà più parte della Direzione.
"Ho parlato con Stefano, quello in Spininvest è un incarico professionale ma se deve essere strumentalizzato per mettere in difficoltà il Pd, allora lascio la Direzione. Non avrei mai pensato che assumere un incarico professionale potesse suscitare imbarazzi", spiega Ermini. Imbarazzi nel Pd, innanzitutto. "Per quale motivo dovrei rinunciare all’incarico? -avrebbe sbottato Ermini ieri, secondo quanto riporta Il Foglio-. Mi sembra una logica forcaiola da grillini”. Alla Camera non mancano i commenti velenosi circa il compenso del gruppo Spinelli all'ex-vicepresidente del Csm.
Mentre dai vertici Pd, con Bonaccini, arriva il ringraziamento a Ermini per "un gesto che va apprezzato" perché, "con la scelta di dimettersi da membro della Direzione nazionale del Pd, toglie di mezzo polveroni, incomprensioni e strumentalizzazioni. La concomitanza delle elezioni provocate dalle dimissioni del presidente Toti, proprio a seguito dell'inchiesta giudiziaria in Liguria, ha indubbiamente provocato il cortocircuito. Il gesto di Ermini, perciò, va apprezzato e conferma la sua correttezza sia sul piano professionale sia su quello politico, che peraltro ha sempre caratterizzato il suo agire nelle istituzioni".
Quanto al candidato in pectore Orlando, che ieri per primo aveva spinto perchè Ermini lasciasse la presidenza di Spininvest, il commento è asciutto: "Quello che dovevo dire, l'ho detto ieri ad Ermini". Accantonato il 'caso', come si spera in Transatlantico, ora i fari tornano puntati sulla costruzione della coalizione in Liguria. Prima l'intesa sul programma e poi l'indicazione del candidato, secondo il timing condiviso nel lungo incontro alla Camera nei giorni scorsi tra Elly Schlein e Orlando. Un colloquio nel quale si era anche valutato di dare una accelerata sui tempi per la riunione del tavolo di coalizione.
Anche perché i nodi da sciogliere per il centrosinistra, aspramente diviso negli ultimi anni in Liguria, non sono pochi. A partire dalla volontà di Matteo Renzi di entrare in partita: Iv con un assessore fa parte della giunta di centrodestra con il sindaco Bucci a Genova. Per sinistra e M5S non è pensabile stare col piede in due staffe. E pure per Orlando che la mette così: "La precondizione" per la costruzione di un'alleanza "dev’essere la volontà di rompere con il sistema Toti-Bucci".
Intanto, la decisione di Ermini smina parte del percorso. Dice Ferruccio Sansa, ex-candidato giallorosso in Liguria: "Andrea Orlando e i dirigenti del Pd di Elly Schlein hanno preso una posizione netta. È un importante segno di cambiamento per il Partito Democratico e per tutta la coalizione. Quello che era un inciampo è diventato occasione per imboccare con più decisione la strada del rinnovamento".
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