Vice presidente dell’Unione Matematica Internazionale dal 1987 al 1990, per i suoi lavori sulle equazioni differenziali alle derivate parziali, presentati al Congresso internazionale dei matematici di Stoccolma del 1962, fu insignito della prestigiosa Medaglia Fields, considerata il Nobel della matematica
Il matematico svedese Lars Hormander, studioso delle equazioni differenziali, è morto a Lund all’età di 81 anni. L’annuncio della scomparsa a funerali avvenuti è stato dato dall’Università di Lund, di cui era professore emerito. Vice presidente dell’Unione Matematica Internazionale dal 1987 al 1990, per i suoi lavori sulle equazioni differenziali alle derivate parziali, presentati al Congresso internazionale dei matematici di Stoccolma del 1962, fu insignito della prestigiosa Medaglia Fields, considerata il Nobel della matematica.
Nel 1988 ottenne il Premio Wolf ed era socio di varie istituzioni internazionali, tra le quali l’Accademia Nazionale dei Lincei. Nato il 24 gennaio 1931 a Mjallby, un villaggio di pescatori sulla costa meridionale della Svezia, Hormander studiò con grandi sacrifici e nel 1948 si iscrisse all’Università di Lund dove nel 1955 conseguì il dottorato. Ha insegnato all’Università di Stoccolma (1957-63), all’Institute for Advanced Study di Princeton (1964-68) e all’Università di Lund, dove è divenuto professore emerito nel 1996. Dal 1984 al 1986 è stato direttore dell’Istituto Mittag-Leffler di Stoccolma. Ha pubblicato testi fondamentali quali “Equazioni differenziali lineari alle derivate parziali” (1963), “Introduzione all’analisi complessa in più variabili” (1966) e “Analisi degli operatori lineari alle derivate parziali” (quattro volumi usciti tra il 1983 e il 1985).