In dieci giorni sono 3 le donne uccise dai loro compagni e una ferita gravemente sempre dal marito: il 1° dicembre a Barletta, Paolo Paolillo, 44 anni, accoltella la moglie, di 41 anni, ferendola gravemente con una coltellata al petto. Il 7 dicembre Lisa Puzzoli, 22 anni viene ammazzata a Udine dall’ex convivente, Vincenzo Manduca, 27, di Forlì, già denunciato tre volte dalla giovane per stalking e molestie. Il giorno dopo, l’8 dicembre, Giovanni Venturano, 27 anni, accoltella a morte la moglie Giovanna De Lucia, 27, a San Felice a Cancello, nel casertano. Infine il 9 dicembre è la volta, a Genova, di Luciana Morosi, 67 anni, strangolata dal marito, Enrico Sciaccaluga, 68 anni.
FERITA GRAVEMENTE DAL MARITO, 1° DICEMBRE – Ferita gravemente con una coltellata al petto dal marito che non accettava la fine della loro separazione. E’ accaduto a Barletta. La vittima è una donna di 41 anni ricoverata in prognosi riservata nel reparto di chirurgia toracica negli Ospedali Riuniti di Foggia. L’uomo, Paolo Paolillo, 44 anni, si è costituito al commissariato di polizia subito dopo il fatto ed è stato arrestato in flagrante per tentato omicidio.
LISA PUZZOLI, 22 ANNI, 7 DICEMBRE, UCCISA DALL’EX A COLTELLATE . Dal 2010 aveva presentato già tre denunce di persecuzione nei confronti dell’ex convivente, Vincenzo Manduca, di 27, di Forlì. Ma Lisa Puzzoli, 22 anni, mamma di una bimba di due anni, non è riuscita a tenere lontano l’uomo che nel tardo pomeriggio è andato a casa di lei a Basiliano e, indifferente alla presenza del fratello, l’ha uccisa con un coltello. Da tempo i due non vivevano più insieme, dalla nascita della bambina. Il futuro omicida non era convinto di esserne il padre, non l’ha mai riconosciuta. Ma ad agosto l’esame del Dna aveva sancito che la piccola è davvero figlia della ex coppia. Secondo una prima ricostruzione della tragedia, Manduca ha estratto il coltello e l’ha colpita più volte. Sarà l’anatomopatologo a stabilire l’esatto numero di coltellate. Uscito di casa, è arrivato nella piazza del paese e ha telefonato al 112: ”Ho ucciso la mia ex fidanzata, ditemi dov’è la caserma che vengo a costituirmi”. L’operatore nel dubbio lo trattiene al telefono, quanto basta perché i militari lo raggiungano dalla stazione di Campoformido e lo prendano in consegna. Sono loro a condurre le indagini, insieme con il Nucleo investigativo di Udine che compie i rilievi, tutti coordinati dal sostituto procuratore Marco Panzeri.
GIOVANNA DE LUCIA, 27 ANNI, 8 DICEMBRE, UCCISA DAL MARITO A COLTELLATE
Giovanna De Lucia, 27 anni, madre di tre figli, è stata uccisa a San Felice a Cancello nel Casertano con numerosi colpi di coltello dal marito, Giovanni Venturano, che ha poi tentato il suicidio usando la stessa arma; l’uomo si è procurato ferite non gravi ed è stato arrestato dai carabinieri per omicidio volontario. Il delitto è avvenuto nell’abitazione della madre della vittima, dove quest’ultima si era trasferita da qualche giorno insieme ai figli. Secondo quanto ricostruito dai militari della stazione di Cancello Scalo sulla base delle testimonianze dei parenti della donna, nel primo pomeriggio, verso le 15, Venturano è andato a casa della suocera: con sé aveva un coltello dalla lama di circa 20 centimetri. I due si sono chiusi in una stanza per cercare un chiarimento, ma hanno iniziato a litigare. Dopo l’ennesimo rifiuto della donna di tornare a casa, il marito ha afferrato il coltello colpendola più volte. La 27enne si è accasciata con ferite al petto, alla gola e alla schiena; a quel punto Venturano ha provato a tagliarsi la gola ferendosi anche all’addome, non riuscendo però nell’intento di suicidarsi. Poco dopo sono giunti i carabinieri e le ambulanze che hanno condotto i due feriti in ospedale (a Maddaloni e a Caserta, ndr); per la donna non c’è stato niente da fare, mentre il marito è stato giudicato non grave dai medici. Per lui sono scattate le manette
LUCIANA MOROSI, 67 ANNI, 9 DICEMBRE, STRANGOLATA DAL MARITO – Dice di essersi difeso, stringendole il collo a mani nude fino a ucciderla perché lei l’aveva colpito con alcune coltellate dopo aver scoperto che aveva prelevato dal conto comune 10mila euro. E così è finita per Luciana Morosi, casalinga di 67 anni morta in ospedale a Genova, e anche per suo marito, Enrico Sciaccaluga, elettricista in pensione di 68 anni, ricoverato ora in stato di fermo e accusato di omicidio volontario. I figli raccontano di due genitori in continua lite. I carabinieri della sezione omicidi del nucleo investigativo stanno cercando di ricostruire dinamica e movente. Sciaccaluga, interrogato la notte scorsa dai carabinieri in ospedale, ha detto di aver preso la moglie per il collo per difendersi, perché l’aveva ferito con un coltello. E in effetti l’uomo è stato ricoverato per alcune ferite, non gravissime. Ma quell’aggressione sarebbe stata sufficiente a scatenare l’ira di Sciaccaluga che ha stretto il collo della moglie tra le mani fino a strangolarla. Quando sono arrivati 118 e carabinieri, allertati da una vicina cui si era rivolta la figlia della coppia che non aveva ricevuto risposte alle numerose telefonate, la donna respirava ancora e l’uomo era ferito e privo di sensi. Luciana Morosi è entrata subito in coma ed è morta poco dopo la mezzanotte all’ospedale San Martino mentre Sciaccaluga è stati trasferito all’ospedale Galliera e medicato. Qui, piantonato in stato di fermo per omicidio volontario, ha ribadito ai carabinieri di essersi difeso perché la moglie l’aveva accoltellato. A dire cosa è veramente successo in quell’appartamento del quartiere di Apparizione sarà probabilmente l’autopsia della donna i cui risultati saranno comparati con l’analisi esterna delle ferite sul corpo dell’ex elettricista per capire come e quando sono state inferte.
Passate parola
Femminicidio, in dieci giorni tre donne uccise e una ferita gravemente
Lisa Puzzoli, 22 anni, aveva già denunciato 3 volte l'uomo che poi l'ha uccisa. Giovanna De Lucia, 27, è stata accoltellata dal marito che non voleva essere lasciato. Luciana Morosi, 67, è stata strangolata dal consorte. Una 41enne, ferita a coltellate, si è salvata. Il tutto tra il 1° e il 10 dicembre
In dieci giorni sono 3 le donne uccise dai loro compagni e una ferita gravemente sempre dal marito: il 1° dicembre a Barletta, Paolo Paolillo, 44 anni, accoltella la moglie, di 41 anni, ferendola gravemente con una coltellata al petto. Il 7 dicembre Lisa Puzzoli, 22 anni viene ammazzata a Udine dall’ex convivente, Vincenzo Manduca, 27, di Forlì, già denunciato tre volte dalla giovane per stalking e molestie. Il giorno dopo, l’8 dicembre, Giovanni Venturano, 27 anni, accoltella a morte la moglie Giovanna De Lucia, 27, a San Felice a Cancello, nel casertano. Infine il 9 dicembre è la volta, a Genova, di Luciana Morosi, 67 anni, strangolata dal marito, Enrico Sciaccaluga, 68 anni.
FERITA GRAVEMENTE DAL MARITO, 1° DICEMBRE – Ferita gravemente con una coltellata al petto dal marito che non accettava la fine della loro separazione. E’ accaduto a Barletta. La vittima è una donna di 41 anni ricoverata in prognosi riservata nel reparto di chirurgia toracica negli Ospedali Riuniti di Foggia. L’uomo, Paolo Paolillo, 44 anni, si è costituito al commissariato di polizia subito dopo il fatto ed è stato arrestato in flagrante per tentato omicidio.
LISA PUZZOLI, 22 ANNI, 7 DICEMBRE, UCCISA DALL’EX A COLTELLATE . Dal 2010 aveva presentato già tre denunce di persecuzione nei confronti dell’ex convivente, Vincenzo Manduca, di 27, di Forlì. Ma Lisa Puzzoli, 22 anni, mamma di una bimba di due anni, non è riuscita a tenere lontano l’uomo che nel tardo pomeriggio è andato a casa di lei a Basiliano e, indifferente alla presenza del fratello, l’ha uccisa con un coltello. Da tempo i due non vivevano più insieme, dalla nascita della bambina. Il futuro omicida non era convinto di esserne il padre, non l’ha mai riconosciuta. Ma ad agosto l’esame del Dna aveva sancito che la piccola è davvero figlia della ex coppia. Secondo una prima ricostruzione della tragedia, Manduca ha estratto il coltello e l’ha colpita più volte. Sarà l’anatomopatologo a stabilire l’esatto numero di coltellate. Uscito di casa, è arrivato nella piazza del paese e ha telefonato al 112: ”Ho ucciso la mia ex fidanzata, ditemi dov’è la caserma che vengo a costituirmi”. L’operatore nel dubbio lo trattiene al telefono, quanto basta perché i militari lo raggiungano dalla stazione di Campoformido e lo prendano in consegna. Sono loro a condurre le indagini, insieme con il Nucleo investigativo di Udine che compie i rilievi, tutti coordinati dal sostituto procuratore Marco Panzeri.
GIOVANNA DE LUCIA, 27 ANNI, 8 DICEMBRE, UCCISA DAL MARITO A COLTELLATE
Giovanna De Lucia, 27 anni, madre di tre figli, è stata uccisa a San Felice a Cancello nel Casertano con numerosi colpi di coltello dal marito, Giovanni Venturano, che ha poi tentato il suicidio usando la stessa arma; l’uomo si è procurato ferite non gravi ed è stato arrestato dai carabinieri per omicidio volontario. Il delitto è avvenuto nell’abitazione della madre della vittima, dove quest’ultima si era trasferita da qualche giorno insieme ai figli. Secondo quanto ricostruito dai militari della stazione di Cancello Scalo sulla base delle testimonianze dei parenti della donna, nel primo pomeriggio, verso le 15, Venturano è andato a casa della suocera: con sé aveva un coltello dalla lama di circa 20 centimetri. I due si sono chiusi in una stanza per cercare un chiarimento, ma hanno iniziato a litigare. Dopo l’ennesimo rifiuto della donna di tornare a casa, il marito ha afferrato il coltello colpendola più volte. La 27enne si è accasciata con ferite al petto, alla gola e alla schiena; a quel punto Venturano ha provato a tagliarsi la gola ferendosi anche all’addome, non riuscendo però nell’intento di suicidarsi. Poco dopo sono giunti i carabinieri e le ambulanze che hanno condotto i due feriti in ospedale (a Maddaloni e a Caserta, ndr); per la donna non c’è stato niente da fare, mentre il marito è stato giudicato non grave dai medici. Per lui sono scattate le manette
LUCIANA MOROSI, 67 ANNI, 9 DICEMBRE, STRANGOLATA DAL MARITO – Dice di essersi difeso, stringendole il collo a mani nude fino a ucciderla perché lei l’aveva colpito con alcune coltellate dopo aver scoperto che aveva prelevato dal conto comune 10mila euro. E così è finita per Luciana Morosi, casalinga di 67 anni morta in ospedale a Genova, e anche per suo marito, Enrico Sciaccaluga, elettricista in pensione di 68 anni, ricoverato ora in stato di fermo e accusato di omicidio volontario. I figli raccontano di due genitori in continua lite. I carabinieri della sezione omicidi del nucleo investigativo stanno cercando di ricostruire dinamica e movente. Sciaccaluga, interrogato la notte scorsa dai carabinieri in ospedale, ha detto di aver preso la moglie per il collo per difendersi, perché l’aveva ferito con un coltello. E in effetti l’uomo è stato ricoverato per alcune ferite, non gravissime. Ma quell’aggressione sarebbe stata sufficiente a scatenare l’ira di Sciaccaluga che ha stretto il collo della moglie tra le mani fino a strangolarla. Quando sono arrivati 118 e carabinieri, allertati da una vicina cui si era rivolta la figlia della coppia che non aveva ricevuto risposte alle numerose telefonate, la donna respirava ancora e l’uomo era ferito e privo di sensi. Luciana Morosi è entrata subito in coma ed è morta poco dopo la mezzanotte all’ospedale San Martino mentre Sciaccaluga è stati trasferito all’ospedale Galliera e medicato. Qui, piantonato in stato di fermo per omicidio volontario, ha ribadito ai carabinieri di essersi difeso perché la moglie l’aveva accoltellato. A dire cosa è veramente successo in quell’appartamento del quartiere di Apparizione sarà probabilmente l’autopsia della donna i cui risultati saranno comparati con l’analisi esterna delle ferite sul corpo dell’ex elettricista per capire come e quando sono state inferte.
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Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - Hezbollah ha condannato in una dichiarazione gli attacchi americani contro obiettivi Houthi nello Yemen. "Affermiamo la nostra piena solidarietà nei confronti del coraggioso Yemen e chiediamo a tutti i popoli liberi del mondo e a tutte le forze di resistenza nella nostra regione e nel mondo di unirsi per contrastare il progetto sionista americano contro i popoli della nostra nazione", ha scritto in una nota il Partito di Dio.
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi americani in Yemen sono "un avvertimento per gli Houthi e per tutti i terroristi". Lo ha detto a Fox News il vice inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, sottolineando che "questa non è l'amministrazione Biden. Se colpisci gli Stati Uniti, il presidente Trump risponderà. Il presidente Trump sta ripristinando la leadership e la deterrenza americana in Medio Oriente".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Steve Witkoff, ha definito "inaccettabili" le ultime richieste di Hamas in merito al cessate il fuoco a Gaza. Riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese, l'inviato statunitense per il Medio Oriente ha detto alla Cnn di aver "trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, dove abbiamo avuto conversazioni davvero positive, che descriverei come un punto di svolta, se non fosse stato per la risposta di Hamas".
Hamas avrebbe insistito affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente iniziassero lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, Hamas ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera verso Gaza venissero aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio di Edan Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
"Abbiamo trascorso parecchio tempo a parlare di una proposta di ponte che avrebbe visto il rilascio di cinque ostaggi vivi, tra cui Edan Alexander, e anche, tra l'altro, il rilascio di un numero considerevole di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane", ha detto Witkoff. "Pensavo che la proposta fosse convincente: gli israeliani ne erano stati informati e avvisati in anticipo". "C'è un'opportunità per Hamas, ma si sta esaurendo rapidamente", ha continuato Witkoff. " Con quello che è successo ieri con gli Houthi, ciò che è successo con il nostro ordine di attacco, incoraggerei Hamas a diventare molto più ragionevole di quanto non sia stato finora".
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha scoperto un nascondiglio di armi nel campo profughi di Nur Shams, fuori Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che sono state rinvenute diverse borse contenenti armi, una delle quali conteneva anche un giubbotto con la scritta 'Unrwa'. Le armi confiscate sono state consegnate alle forze di sicurezza per ulteriori indagini.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".