Non conoscevo molto del progetto del cinema Kinodromo, nato di recente da una cordata-collettiva made in Bologna di professionisti del settore dell’audiovisivo. Ho ricevuto una mail da un montatore che stimo di nome Fabio Bianchini (La rabbia di Pasolini, E se domani) il quale mi domandava la disponibilità per presentare il mio film, I giorni della vendemmia, al Cinema Europa nella serata di lunedì 10 dicembre 2012. Qualche mese fa, in effetti, ricordo di aver letto più di una notizia riguardante le cattive condizioni delle sale cinematografiche bolognesi in procinto di chiusura; nello specifico la crisi del cinema nel capoluogo emiliano riguardava due realtà importanti nel tessuto culturale della città: il Cinema Jolly di via Marconi e proprio il Cinema Europa di via Pietralata, nel quartiere di via del Pratello.
Ricordo che i lavoratori si trovavano in cassa integrazione ordinaria, con il sempre presente rischio di un passaggio alla cassa integrazione straordinaria, poi, a maggio, l’acquisizione della gestione del Jolly da parte del gruppo BM, già possessore di altre sale a Bologna (Capitol, Medica e Chaplin) con la volontà dl reintegro dei lavoratori cassintegrati. L’Europa invece rimaneva scoperto, solo, come troppo spesso sono lasciati i cinema – e gli esercenti – del centro storico in molte città italiane. Cinema d’essai, di qualità, come lo era anche l’Europa. Le motivazioni di questa crisi sono molteplici, spesso concatenate tra loro da vari fattori, come la congiuntura economica che attanaglia la nostra povera patria, i tagli lineari alla cultura e una politica non abbastanza adeguata a supportare la sfida fratricida delle vecchie carte da parati optical contro i moderni e climatizzati multiplex.
Nonostante ciò, qualcosa a Bologna si è mosso. Un gruppo di persone disposte a sostenere un progetto permanente, i Cineasti Arcobaleno (così leggo dal loro sito on-line kinodromo.org), un’assemblea aperta di operatori del settore dell’audiovisivo volto a promuovere il cinema indipendente, spontaneo e del territorio. Puntando alla promozione e diffusione della cultura underground spesso difficilmente accessibile al pubblico a causa delle logiche di mercato. Il progetto è partito cercando di gestire nel concreto tre giorni la settimana la programmazione dell’Europa, con un’idea fissa in testa: cinema come bene comune e partecipativo.
Non male quest’ultima intenzione, come dovrebbe essere – credo – la priorità di qualche nostro governante in più nel settore cultura in generale. Così ho riposto a Fabio che ci sarò, con molto piacere, e prima de I giorni della vendemmia ci sarà un’aperitivo a cura di Visual Lab seguito da un cortometraggio Verticalmente Demodè di Davide Carrari. Il costo della serata è di €3 con la tessera di Kinodromo (altri €3, acquistabile direttamente al Cinema Europa). Colgo l’occasione per estendere l’invito di Fabio a tutti gli amanti del cinema vissuto come lo cerca di intendere la sua l’Associazione, un bene comune e partecipativo.
L’appuntamento è per lunedì 10, via Pietralata 55/A, dalle ore 19.30. Vi aspetto numerosi, parleremo anche di questo.