Presidio dei lavoratori dell’Ingv (Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia)  sotto il ministero della Pubblica Amministrazione per chiedere a proroga dei contratti in scadenza il trentuno dicembre prossimo. 243 ricercatori rischiano tra ventuno giorni di andare a casa, dopo anni di precariato. “E questo, nonostante la firma di un accordo lo scorso luglio, dopo le proteste dei lavoratori, che prevedeva già di prorogare i contratti in scadenza dei precari”, sostengono i lavoratori. “Un atto condiviso dal ministero, ma poi disatteso unilateralmente, dall’amministrazione dell’Ingv” ci dice un ricercatore “in scadenza”. “Eppure le risorse ci sono, ma a settembre è cambiato il Direttore Generale ed è cambiato l’orientamento dell’Istituto, è inspiegabile” ci dice un altro ricercatore, anche lui in scadenza dopo otto anni di precariato. “E’ una situazione insostenibile, i servizi essenziali dell’istituto sono in forte pericolo, così come tutta la parte che riguarda la ricerca” di Manolo Lanaro

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