“Credo che tutti abbiano la consapevolezza della necessità di dover approvare la legge di stabilità e il decreto Ilva”, ha detto il ministro della Pubblica Amministrazione Filippo Patroni Griffi a margine di un incontro all’università Bocconi di Milano. Ma su quello che accadrà in seguito alla crisi del governo Monti, Patroni Griffi non è in grado di fare previsioni: “Per indovinare ci vorrebbe la zingara e la sfera di cristallo”. Tra i provvedimenti a rischio ci sono anche il taglio delle province (“l’importante è che l’impianto fondamentale della legge regga”) e il decreto legislativo sulle liste pulite (“fra 60 giorni il governo potrà emanare in via definitiva la norma”). Il ministro non si è sbilanciato neppure sull’eventuale candidatura di Mario Monti: “Se lo voterei? Il voto è segreto” di Luigi Franco
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