Si va verso la fiducia sul decreto legge sullo Sviluppo. E’ quanto emerge dalla conferenza dei capigruppo a Montecitorio. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, ha espresso la volontà dell’esecutivo di porre la fiducia sul provvedimento, su cui ieri si sono riversati ben 400 emendamenti. Proprio questa legge aveva aperto la via della crisi del governo Monti: a sorpresa Maurizio Gasparri, capogruppo di Palazzo Madama, aveva annunciato che il Pdl sarebbe passato dalla maggioranza a una “posizione di astensione”. Poi il provvedimento era passato, pur senza i voti, dei berlusconiani.
Giarda ha detto di avere già preannunciato “privatamente” al presidente Gianfranco Fini l‘intenzione del governo. La discussione generale sul provvedimento avrà inizio domani, dopo la votazione sulla pregiudiziale posta dall’Idv: quando verrà posta la fiducia ci sarà una nuova riunione dei capigruppo per stabilire il prosieguo dei lavori parlamentari. In particolare, bisognerà vedere se i gruppi concederanno la deroga alle 24 ore tra l’apposizione della questione di fiducia e la relativa votazione prevista dal regolamento. Sull’approvazione del decreto entro la fine della legislatura è intervenuto anche il ministro Corrado Passera: “Sarà il Parlamento a decidere. Sono confidente che ci si impegnerà al massimo”.