Sono 301 i giornalisti italiani coinvolti dall’inizio dell’anno in episodi di minacce collegate a motivi professionali, 1200 negli ultimi sei anni. Questo il dato presentato dall’osservatorio “Ossigeno per l’informazione” diretto da Alberto Spampinato durante il convegno: “Mafia ed Informazione: i giornalisti minacciati e le notizie oscurate”. Per Lirio Abbate, giornalista che vive sotto scorta a seguito delle sue denunce afferma che: “Non è colpa dei giornalisti, ma degli editori che non essendo editori puri usano l’informazione per i loro interessi e queste sono notizie scomode per loro”. “Il giornalismo – secondo Spampinato – non è abbastanza tutelato dalle istituzioni e dalle leggi. L’Italia è considerata una nazione parzialmente libera e questo anche a causa delle minacce che i cronisti ricevono dai mafiosi”. Per il procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso: “E’ triste ammetterlo ma in Italia ci sono regioni in cui un giornalista che descriva senza veli la realtà del potere rischia purtroppo la vita” di Manolo Lanaro
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