Dopo un giorno dalla scomunica di Grillo a Giovanni Favia e Federica Salsi tra consiglieri comunali del Movimento a Parma rimangono forti perplessità sull'accaduto. Il primo cittadino: "Favia non l'ho sentito. Situazione complessa va capito meglio cos'è successo"
A Parma il Movimento 5 stelle prende tempo per riflettere e cerca di ricucire gli strappi. Nella città ducale, primo capoluogo di provincia a sancire con la vittoria del sindaco Federico Pizzarotti l’ascesa dei Cinque stelle nel panorama politico italiano, l’epurazione del consigliere regionale Giovanni Favia e della consigliera comunale di Bologna Federica Salsi lascia sorpresi sindaco e consiglieri, che il giorno della “scomunica” si sono chiusi nel silenzio, rifiutando di commentare i fatti. Spaccati su quale posizione tenere tra il sostegno al leader del Movimento Beppe Grillo e la solidarietà a Favia e Salsi, con cui dall’inizio hanno condiviso il percorso all’interno dei Cinque stelle.
“Favia? Non l’ho sentito io, l’hanno sentito gli altri consiglieri”, ha glissato Pizzarotti alle domande dei cronisti a margine del consiglio comunale. E alla domanda se all’interno del Movimento ci sia serenità dopo l’espulsione dei due consiglieri, ha risposto: “Più che altro c’è un po’ di sorpresa, sicuramente ci sono alcune cose da chiarire e da capire meglio. Ovvio che non bisogna mai accelerare i tempi e avere troppa fretta – ha chiarito – perché le situazioni sono sempre più complesse di quanto possano sembrare in apparenza”.
Il primo cittadino ha annunciato l’arrivo di un comunicato congiunto, scritto insieme al Movimento 5 stelle di Parma. “Mi sembrava doveroso – ha spiegato – Ci sembrava giusto chiedere delle puntualizzazioni”.