I fatti risalgono al 2010: l'allora coordinatore lombardo del Pdl, secondo l’accusa, sarebbe stato il “promotore” della presunta falsificazione di 926 firme, servite a far concorrere alle Regionali la lista 'Per la Lombardia' di Formigoni e quella del Pdl per la circoscrizione provinciale milanese
Il presidente della provincia di Milano Guido Podestà dovrà affrontare un processo per la vicenda delle firme false. Lo ha deciso il gup di Milano Stefania Donadeo, rinviando a giudizio Podestà con l’accusa di falso ideologico, in relazione alla presunta falsità di 926 firme che sarebbero state poste a sostegno del listino di Roberto Formigoni e della lista del Pdl per le elezioni regionali del 2010. Con Podestà, al tempo coordinatore regionale del Pdl, sono state rinviate a giudizio altre quattro persone e la prima udienza del processo sarà celebrata il prossimo 4 marzo davanti alla quarta sezione penale.
Secondo l’accusa Podestà sarebbe stato il “promotore” della presunta falsificazione delle firme, servite a far concorrere alle regionali di due anni fa la lista ‘Per la Lombardia’ di Formigoni e quella del Pdl per la circoscrizione provinciale milanese. A chiedere il rinvio a giudizio è stato il pubblico ministero di Milano Alfredo Robledo. Un’altra udienza invece è già fissata per il prossimo 8 gennaio, data in cui il gup Donadeo deciderà invece su quattro richieste di patteggiamento, tra cui quella di Clotilde Strada e su un rito abbreviato.