Lo prevede un emendamento illustrato dal ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, che stabilisce che "i beni non possono essere venduti a parenti, coniugi, affini o conviventi dei destinatari alla confisca". Presentati anche l'emendamento con le nuove norme sui Monti-Bond per Mps e la riscrittura della Tobin tax
I beni mobili sequestrati dallo Stato alle organizzazioni criminali potranno essere venduti. Lo stabilisce un emendamento antimafia al ddl Stabilità, secondo cui i beni sequestrati (e non ancora definitivamente confiscati) potranno essere “destinati alla vendita se gli stessi non possono essere amministrati senza pericolo di deterioramento o senza rilevante dispendio”. L’emendamento, illustrato dal ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, stabilisce inoltre che “i beni non possono essere venduti a parenti, coniugi, affini o conviventi dei destinatari alla confisca”. C’è chi teme, però, che la precisazione non cancelli il rischio che questi beni possano tornare in mano ai mafiosi, con il rischio che il forte effetto simbolico della sottrazione dei beni ai mafiosi possa venir meno. Attualmente la legge prevede che i beni sequestrati vengano assegnati agli enti territoriali o alle associazioni che combattono la mafia.
Resta operativa, invece, l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, che pareva destinata alla chiusura. L’emendamento stabilisce che l’Agenzia, oltre alle 30 unità già previste, potrà avvalersi di massimo 100 dipendenti delle pubbliche amministrazioni di cui massimo 15 del personale militare. I beni mobili sequestrati, dunque, avranno diverse possibili destinazioni: potranno essere affidati agli organi di polizia giudiziaria per l’impiego delle attività istituzionali (ed esempio le autovetture), potranno essere affidati all’Agenzia nazionale, agli enti territoriali, di protezione civile o di tutela ambientale o, appunto, essere venduti.
Tra le altre novità emerse in giornata riguardanti la legge di stabilità ci sono, come previsto, l’emendamento con le nuove norme sui Monti-Bond per Mps e la riscrittura della Tobin tax. Il testo però non piace a Pd e Idv, secondo cui la tassa sarebbe troppo morbida nei confronti delle banche. Sulle assicurazioni arriva un tetto per il credito di imposta e anche sull’imposta di bollo. Ancora atteso invece l’emendamento che gira ai comuni l’intero gettito dell’Imu (21 miliardi) a partire dall’anno prossimo. Discorso analogo per l’emendamento per la proroga degli sfratti. Proroga che scade il 31 dicembre mettendo a rischio 250.000 famiglie.
Si è invece materializzato l’emendamento che recepisce il decreto salva-infrazioni, con le norme sui Monti-Bond. La novità è lo slittamento al primo marzo 2013 del termine entro cui Mps può emettere e vendere questo tipo di obbligazioni al Tesoro. Inoltre, se Bruxelles lo permetterà, per il 2012 e il 2013 gli eventuali interessi eccedenti potranno essere pagati al Tesoro attraverso nuove emissioni, altrimenti saranno pagati con azioni ordinarie.