Il sindaco di Napoli in una intervista a Micromega si augura che il magistrato diventi l'uomo di punta del Movimento. E nello stesso giorno l'ex procuratore di Palermo non ha escluso una sua discesa in campo. Il primo cittadino campano ha anche preso le distanze dal Pd
“Immagino Ingroia candidato premier“. Lo ha detto Luigi De Magistris in un’intervista sul sito di Micromega. Il sindaco di Napoli ha preso le distanze dal centrosinistra: “Se il Pd continua su questa strada è anni luce lontano da me. Ad oggi immagino un Quarto Polo arancione. Una lista nata dal basso – ha spiegato – composta da persone dalla schiena dritta, un qualcosa di innovativo capace non solo di scassare, ma di costruire perché siamo la maggioranza del Paese”.
Avere l’ex pm di Palermo come uomo di punta per De Magistris “sarebbe un grande segnale di discontinuità, un elemento di rottura e di costruzione nello stesso tempo”. Il primo cittadino ha anche aperto alla presenza in lista di partiti come Rifondazione comunista, Verdi e Idv, ma allo stesso tempo “mi auguro che la lista sia composta da persone della società civile: volti nuovi quindi candidature innovative”. Riguardo ad Antonio Di Pietro e Paolo Ferrero, spera che “appoggino l’operazione della lista arancione”, ma precisa: “preferirei che facessero come me che rimango a fare il sindaco: un passo indietro per far largo alla società civile e a quei militanti di partito meno conosciuti ma bravi e da valorizzare”.
E Antonio Ingroia non ha escluso una sua discesa in campo. Ai microfoni di “Un giorno da pecora” su Radio2 ha dichiarato: “Condivido i contenuti della battaglia politica del Movimento Arancione e io sarò con loro, dall’Italia o dal Guatemala“. [brightcove]2035402833001[/brightcove]
“Sto prendendo in considerazione in che modo aiutare questo movimento, ciascuno deve assumersi la sua responsabilità questo momento del Paese – ha spiegato il magistrato – Poi se questa assunzione debba avvenire con la partecipazione al dibattito politico, rimanendo fuori dalla competizione elettorale oppure partecipando alla stessa, comunque le parti responsabili del Paese devono farlo”.
Alla presentazione del Movimento arancione a Napoli, l’ex pm della Procura di Palermo in collegamento via Skype dal Guatemala aveva detto: “Chi vuole davvero cambiare le cose in questo Paese, deve avere il coraggio e la determinazione per fare una rivoluzione civile. Dico la nostra rivoluzione civile perché io sarò della partita. Sarò al vostro fianco, farò la mia parte”.