Dopo le immagini mostrate dal fattoquotidiano.it, ecco un nuovo filmato sui materiali “sospetti” presenti nell’impianto di Taranto. “Tutti i rifiuti conferiti nella citata discarica (Mater Gratiae, all’interno dell’area dello stabilimento siderurgico, ndr) sono gestiti conformemente a quanto previsto dalle normative vigenti e nel rispetto della salute e sicurezza dei lavoratori”. È quanto ha scritto in una nota di alcuni giorni fa l’Ilva, dopo l’esposto di Fabio Matacchiera, presidente del Fondo antidiossina onlus che denunciava un possibile allarme amianto in fabbrica. Le immagini in possesso de ilfattoquotidiano.it – realizzate tra il 2009 e il 2011 – possono sollevare non pochi dubbi sulla gestone dei rifiuti all’interno della discarica Mater Gratiae. Nelle fotografie e nei video, infatti, sono visibili sacchi contenenti amianto, raccolti in cosiddetti bigpack ed identificati dalla lettera “a”, mentre vengono scaricati o ammassati all’interno della discarica. In alcune immagini è possibile vedere i sacchi accanto a piccole montagne di scorie di lavorazione ancora fumanti. Secondo Fabio Matacchiera, la potenza e il raggio d’azione del tornado del 28 novembre scorso “potrebbero aver interessato anche quella zona in cui sarebbero confluiiti, negli anni, migliaia di tonnellate rifiuti industriali di vario tipo, tra questi scorie dell’ acciaieria e tantissimo amianto accantonato, semiseppellito, disperso anche in sacconi lacerati che con il vento e la turbolenza potrebbero aver disperso fibre di amianto anche a molta distanza”. Sull’argomento l’Ilva ha replicato sostenendo che “alcuni frammenti di eternit, provenienti da strutture esterne, si sono depositati all’interno dello stabilimento” e che “il giorno dopo il tornado, l’azienda ha provveduto a informare l’Arpa Puglia, comunicando sia la provenienza esterna dei frammenti che l’inizio delle operazioni di raccolta e di messa in sicurezza gestita da società esterne specializzate”