Politica

Berlusconi, dopo Barbara D’Urso, fa il bis (light) da Del Debbio

A Quinta Colonna, su Rete 4, il Cavaliere annuncia che sta preparando un 'Patto dei parlamentari', per cui ogni candidato del Pdl si impegna a non restare in carica per più di due legislature, a votare il dimezzamento degli emolumenti degli onorevoli, ad approvare la riforma della Costituzione prevedendo la riduzione della metà del numero di parlamentari

Continua la marcia elettorale di Silvio Berlusconi. Dopo gli ottanta minuti di diretta di ieri su Canale 5 come ospite d’onore di Barbara D’Urso a DomenicaLive, oggi l’ex presidente del Consiglio è tornato sul piccolo schermo. Il Cavaliere, infatti, ha inaugurato la serie di interviste politiche di Paolo Del Debbio, conduttore di Quinta Colonna, programma di Rete4 (quindi ancora Mediaset). Il menu offerto da Berlusconi è quello già presentato dalla D’Urso. Per fare le riforme necessarie urge cambiare la Costituzione dando al premier poteri che ora non ha. “Bisogna – ha detto Berlusconi – che un partito da solo abbia la maggioranza in Parlamento e per fare questo bisogna che gli italiani non votino con voto frazionato ma devono concentrarsi su due partiti maggiori”. poi l’unica, vera notiza: “Sto preparando un ‘Patto dei parlamentari'” ha annunciato l’ex premier, il quale ha spiegato che con tale patto il candidato parlamentare del Pdl si impegna solennemente a non restare in carica per più di due legislature, a votare il dimezzamento degli emolumenti per i parlamentari, ad approvare la riforma della Costituzione prevedendo la riduzione della metà del numero di parlamentari.

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Poi le scuse ai suoi elettori, a cui quando li incontra chiede scusa “perché pensavo di potere cambiare il Paese e renderlo più moderno, ma mi sbagliavo”. Il motivo? Sempre quello: “Senza una riforma della Costituzione il Paese non si cambia” ha ribadito Berlusconi, che ha aggiunto di esser stato “in buona fede“: “Ora o si cambia con un voto che dia la possibilità a un partito di cambiare la costituzione, o l’Italia rimarrà indietro rispetto ad altri Paesi”. Altra colonna portante della campagna elettorale del Cavaliere è l’Imu, che “è assolutamente possibile abolire” tanto da mettere la cancellazione “al primo punto del programma” e da avere “già pronto un progetto di legge con quattro misure che compensano i Comuni dei soldi che non prendono con l’Imu. Lo Stato li compenserà – ha spiegato Berlusconi – eliminando gli sprechi e mettendo delle piccolissime maggiorazioni su alcuni prodotti come gli alcolici”.

Infine la questione economica, con due questioni sul campo: lo spread e il ruolo della Germania nell’Ue. Su quest’ultimo punto, a sentire Berlusconi “la situazione molto grave a cui si è arrivati dipende dalle regole di austerity imposte dall’Europa dove la Germania ha avuto un ruolo egemone, non solidale ma egoista”. Non solo. “Secondo i calcoli  – ha aggiunto l’ex capo del governo – gli aumenti medi di spese per famiglia sono di 2.500 euro pari a due mensilità di operai”. Non meno tenero il candidato premier del Pdl per quanto riguarda lo spread, usato “come un imbroglio politico-mediatico“. “Si tratta di una congiura politico-finanziaria che prima o poi dovrà essere spiegata e chiarita. Deriva tutto da li” ha detto Silvio Berlusconi.