Ad Atene nuovo sciopero di medici e farmacisti che non vengono pagati dallo Stato, mentre le strade si riempiono di immondizia per la protesta dei netturbini contro la messa in mobilità. Ma il governo aveva trovato 3 milioni per costruire la muraglia anti-immigrati sul confine turco
Banche fragili, sostenibilità del debito peggiorata, enormi rischi che il programma di risanamento dei conti non sia applicato come previsto a causa dell’incertezza politica determinata dalla fragile coalizione che sostiene il governo: è quanto afferma oggi la Commissione Ue nel primo rapporto sul secondo programma di aiuti alla Grecia. Secondo i tecnici, “ci sono alcune componenti del programma di risanamento concordato con la Ue che incontrano resistenza a livello politico”, una situazione resa ancora più instabile dalla recessione più lunga e profonda del previsto che ha portato a rivedere gli obiettivi su deficit e debito.
“L’estrema incertezza della situazione greca ha un impatto sull’economia e sul programma di aggiustamento dei conti, la recessione dovrebbe arrivare ad una svolta solo a fine 2013 e la ripresa dipende molto dalla fiducia degli investitori quindi dal progresso delle riforme e dei progetti cofinanziati dalla Ue”, si legge nel rapporto che ricorda i “ritardi” accumulati già quest’anno a causa della crisi politica. “Se le riforme, soprattutto del mercato dei servizi, non accelereranno come previsto dal programma di aiuti, la crescita non tornerà nel 2014 come previsto”, spiega Bruxelles. Inoltre, la “situazione delle banche resta fragile”, e “permangono dubbi sulla gestione delle privatizzazioni, finora deludenti”.
Intanto l’Ordine nazionale dei Farmacisti ha dato il via a una nuova tornata di mobilitazioni a partire da oggi con uno sciopero di 48 ore e la sospensione della fornitura a credito dei medicinali agli assistiti dell’Ente nazionale per la Prestazione dei Servizi Sanitari (Eopyy) se prima lo Stato non salderà i debiti con le farmacie. Insieme con i farmacisti, anche l’Associazione Medici dell’Eopyy ha indetto un’astensione dal lavoro ad oltranza finché lo Stato non pagherà ai sanitari dell’Ente gli arretrati per tutto il 2012 che, secondo loro, ammontano a circa 300 milioni di euro. Per mercoledì 19, inoltre, i medici ospedalieri di tutta la Grecia prenderanno parte allo sciopero nazionale indetto dall’Adedy, uno dei due maggiori sindacati del Paese che raggruppa i dipendenti statali.
Per le strade di Atene, poi, hanno fatto la loro comparsa i primi cumuli di immondizia per effetto dell’astensione dal lavoro dei netturbini che continuano la loro protesta nell’ambito della lotta dei lavoratori delle Autonomie locali contro la compilazione da parte dei Comuni e delle Regioni delle liste dei dipendenti destinati alla mobilità (e quindi alla messa in cassa integrazione) come richiesto dal ministero della Riforma Amministrativa. La Federazione ellenica dei dipendenti delle Autonomie locali (Poe-Ota) ha infatti indetto un nuovo sciopero di 48 ore a partire da oggi mentre, con un comunicato, ha risposto al premier Antonis Samaras il quale, riferendosi alla pervicacia della lotta dei lavoratori del settore, li aveva definiti “privilegiati che vogliono terrorizzare la gente”. “Il diritto al lavoro – è detto nel documento diffuso dal Poe-Ota – non è un privilegio”.
Ai confini del Paese, invece, è stata ultimata la costruzione del primo tratto della controversa barriera di fossati e di filo spinato lungo 10,3 km e del costo di oltre tre milioni di euro che farà parte di una vera e propria muraglia anti-immigranti eretta da Atene sul confine greco-turco lungo il fiume Evros, nel Nord del Paese. La costruzione della barriera, alta quattro metri, e la presenza sul posto di 2.000 agenti di polizia hanno già contribuito notevolmente alla riduzione dell’ingresso di clandestini provenienti dalla Turchia.
Un anno fa, nel mese di ottobre, riuscirono ad attraversare la frontiera di Evros circa 10.000 migranti illegali mentre nello stesso mese di quest’anno sono stati solo 26. Il governo di Atene ha innalzato la barriera di cemento, acciaio e filo spinato lungo il corso del fiume per bloccare la massa degli illegali i quali, attraverso la Grecia, cercano poi di raggiungere altri Paesi europei. La muraglia – su cui saranno installate decine di telecamere a circuito chiuso – si estenderà complessivamente per 150 km e comprenderà un fossato lungo 120 km, largo 30 metri e profondo sette, riempito d’acqua.