Rabbia per la mancanza di una nuova legge elettorale, rammarico per la fine anticipata della legislatura, rassegnazione per l’ultimo atto del suo settenato: la nomina del nuovo premier dopo le elezioni del 2013. E’ stato un discorso lungo e articolato quello del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante la tradizionale cerimonia dello scambio di auguri tra le alte cariche dello Stato. “E’ stato imperdonabile aver fallito la riforma elettorale” ha detto Napolitano senza usare giri di parole per definire quella che a suo dire è stata la principale falla della legislatura che si sta per concludere. E tutto questo nonostante il suo richiamo “tenace”, che a nulla è servito a causa delle “logiche conflittuali” tra le forze politiche e il “tatticismo esasperato“.
“Nessuno potrà fare a meno di renderne conto agli elettori e la politica rischia di pagare un pezzo pesante a questa sordità” ha ammonito Napolitano. Che poi ha tracciato un bilancio che, per quanto riguarda le riforme istituzionali, è amaro: ”E’ stata un’altra legislatura perduta” ha detto, sottolineando che le aspettative, createsi un anno fa con il governo Monti, “erano troppo fiduciose” e che il “sussulto di operosità riformatrice” è stato frenato da resistenze. Ancor più duri, invece, i toni utilizzati dall’inquilino del Colle per quanto riguarda la mancata approvazione del decreto per il taglio alle province e per l’ammorbidimento delle misure anticorruzione. “Non si pensi di poter nascondere agli elettori le cose irrisolte” è stata la presa di posizione del presidente della Repubblica. Poi, alla fine del suo intervento, Napolitano ha annunciato che toccherà a lui nel 2013 conferire l’incarico di formare il governo al nuovo premier. “Mio malgrado” e tenendo “conto del voto degli italiani” ha aggiunto, “visto che la legislatura si è interrotta in anticipo”. Da questo dato di fatto, inoltre, l’appello alle forze politiche in campo per una campagna elettorale fatta con “proposte sostenibili”, anche perché nella prossima legislatura le riforme saranno imprescindibili. Una cosa è certa: il prossimo sarà u governo politico. E’ lo stesso Napolitano a dirlo quando specifica che con le elezioni si sta “per tornare ad una naturale riassunzione da parte delle forze politiche del proprio ruolo, e sulla base del consenso che gli elettori accorderanno a ciascuna di esse”, proprio su quella base “poggeranno le valutazioni del capo dello Stato”.
Il capo dello Stato, inoltre, ha avuto parole per “i magistrati di tutta Italia”, da Palermo alle grandi città del Nord, ai quali il capo dello Stato ha detto di andare “avanti e fino in fondo, con rigore, nel rispetto delle regole e delle competenze, e nel rispetto dell’equilibrio dei poteri. Siamo così, limpidamente, al vostro fianco”. “Assoluto rispetto”, invece, per la Corte costituzionale, la cui “composizione fu voluta nella molteplicità e nella diversità delle sue fonti di nomina proprio a suggello della sua irriducibile indipendenza da ogni parte politica”.
E nei giorni in cui Marco Pannella rischia di morire a causa dello sciopero della fame e della sete per protestare contro la situazione delle carceri italiane, il presidente della Repubblica ha puntato l’indice contro “opposizioni e ripensamenti tali da mettere in forse la legge già approvata alla Camera per l’introduzione di pene alternative alla detenzione in carcere”. “Sta per scadere il tempo utile per approvarla al Senato – ha detto Napolitano – ma con quale senso di responsabilità, di umanità e di civiltà costituzionale ci si può sottrarre a un serio, minimo sforzo per alleggerire la vergognosa realtà carceraria che marchia l’Italia?”.
Elezioni 2013
Napolitano: “Sarò io a dare incarico a nuovo premier nel 2013”
Durante la tradizionale cerimonia di scambio degli auguri alle alte cariche dello Stato, il presidente della Repubblica ha bollato come "perduta" la legislatura in via di conclusione perché è stata fallita la riforma della legge elettorale: "Un fatto imperdonabile"
Rabbia per la mancanza di una nuova legge elettorale, rammarico per la fine anticipata della legislatura, rassegnazione per l’ultimo atto del suo settenato: la nomina del nuovo premier dopo le elezioni del 2013. E’ stato un discorso lungo e articolato quello del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante la tradizionale cerimonia dello scambio di auguri tra le alte cariche dello Stato. “E’ stato imperdonabile aver fallito la riforma elettorale” ha detto Napolitano senza usare giri di parole per definire quella che a suo dire è stata la principale falla della legislatura che si sta per concludere. E tutto questo nonostante il suo richiamo “tenace”, che a nulla è servito a causa delle “logiche conflittuali” tra le forze politiche e il “tatticismo esasperato“.
“Nessuno potrà fare a meno di renderne conto agli elettori e la politica rischia di pagare un pezzo pesante a questa sordità” ha ammonito Napolitano. Che poi ha tracciato un bilancio che, per quanto riguarda le riforme istituzionali, è amaro: ”E’ stata un’altra legislatura perduta” ha detto, sottolineando che le aspettative, createsi un anno fa con il governo Monti, “erano troppo fiduciose” e che il “sussulto di operosità riformatrice” è stato frenato da resistenze. Ancor più duri, invece, i toni utilizzati dall’inquilino del Colle per quanto riguarda la mancata approvazione del decreto per il taglio alle province e per l’ammorbidimento delle misure anticorruzione. “Non si pensi di poter nascondere agli elettori le cose irrisolte” è stata la presa di posizione del presidente della Repubblica. Poi, alla fine del suo intervento, Napolitano ha annunciato che toccherà a lui nel 2013 conferire l’incarico di formare il governo al nuovo premier. “Mio malgrado” e tenendo “conto del voto degli italiani” ha aggiunto, “visto che la legislatura si è interrotta in anticipo”. Da questo dato di fatto, inoltre, l’appello alle forze politiche in campo per una campagna elettorale fatta con “proposte sostenibili”, anche perché nella prossima legislatura le riforme saranno imprescindibili. Una cosa è certa: il prossimo sarà u governo politico. E’ lo stesso Napolitano a dirlo quando specifica che con le elezioni si sta “per tornare ad una naturale riassunzione da parte delle forze politiche del proprio ruolo, e sulla base del consenso che gli elettori accorderanno a ciascuna di esse”, proprio su quella base “poggeranno le valutazioni del capo dello Stato”.
Il capo dello Stato, inoltre, ha avuto parole per “i magistrati di tutta Italia”, da Palermo alle grandi città del Nord, ai quali il capo dello Stato ha detto di andare “avanti e fino in fondo, con rigore, nel rispetto delle regole e delle competenze, e nel rispetto dell’equilibrio dei poteri. Siamo così, limpidamente, al vostro fianco”. “Assoluto rispetto”, invece, per la Corte costituzionale, la cui “composizione fu voluta nella molteplicità e nella diversità delle sue fonti di nomina proprio a suggello della sua irriducibile indipendenza da ogni parte politica”.
E nei giorni in cui Marco Pannella rischia di morire a causa dello sciopero della fame e della sete per protestare contro la situazione delle carceri italiane, il presidente della Repubblica ha puntato l’indice contro “opposizioni e ripensamenti tali da mettere in forse la legge già approvata alla Camera per l’introduzione di pene alternative alla detenzione in carcere”. “Sta per scadere il tempo utile per approvarla al Senato – ha detto Napolitano – ma con quale senso di responsabilità, di umanità e di civiltà costituzionale ci si può sottrarre a un serio, minimo sforzo per alleggerire la vergognosa realtà carceraria che marchia l’Italia?”.
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Ucraina, l’inviato Usa: “Distanze ridotte tra Russia e Kiev”. Zelensky cambia il capo di Stato Maggiore e annuncia il missile Long Neptune: può colpire Mosca
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Israele, terremoto allo Shin Bet: Netanyahu silura il capo Bar e denuncia il suo predecessore
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Il presidente del partito israeliano Unità Nazionale, Benny Gantz, definisce il licenziamento, da parte del premier Benjamin Netanyahu, del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, "un colpo diretto alla sicurezza dello Stato e allo smantellamento dell'unità nella società israeliana per ragioni politiche e personali".
Anche il presidente di Yisrael Beytenu, Avigdor Liberman, condanna la decisione, dichiarando che se il Primo Ministro Netanyahu “avesse combattuto Hamas con la stessa determinazione con cui sta combattendo il capo dello Shin Bet, l'ufficio del Procuratore generale e il sistema giudiziario, l'olocausto del 7 ottobre sarebbe stato impedito”.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - La Russia ha ripetutamente affermato che non dovrebbero esserci “forze di peacekeeping” della Nato in Ucraina. E se l'Alleanza decidesse di aiutare Kiev in questo modo, significherebbe la guerra. Lo ha affermato su X il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato la sua intenzione di licenziare il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, e di averlo "informato che la prossima settimana presenterà una proposta al governo per porre fine al suo mandato".
In una dichiarazione successiva, Netanyahu ha spiegato: “In ogni momento, ma soprattutto durante una guerra esistenziale come quella che stiamo affrontando, deve esserci piena fiducia tra il primo ministro e il capo dello Shin Bet. "Ma sfortunatamente, la situazione è l'opposto: non ho questa fiducia. Nutro una sfiducia continua nel capo dello Shin Bet, una sfiducia che è solo cresciuta nel tempo".
(Adnkronos) - "Il nemico americano ha lanciato un'aggressione palese contro il nostro Paese nelle ultime ore con oltre 47 attacchi aerei", si legge nella dichiarazione. In risposta, "le Forze Armate hanno condotto un'operazione militare specifica prendendo di mira la portaerei americana USS Harry S. Truman e le sue navi da guerra nel Mar Rosso settentrionale con 18 missili balistici e da crociera e un drone".
"Con l'aiuto di Allah Onnipotente", prosegue la dichiarazione, "le forze armate yemenite continueranno a imporre un blocco navale al nemico israeliano e a vietare alle sue navi di entrare nella zona di operazioni dichiarata finché gli aiuti e i beni di prima necessità non saranno consegnati alla Striscia di Gaza".
Sana'a, 16 mar. (Adnkronos) - Gli Houthi hanno risposto ai bombardamenti americani sullo Yemen attaccando la USS Harry S. Truman nel Mar Rosso con missili balistici e un drone. Lo rivendica il portavoce del gruppo yemenita.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - La polizia israeliana ha aperto un'indagine sull'ex capo dell'agenzia di sicurezza Shin Bet, Nadav Argaman, dopo che venerdì il primo ministro Benjamin Netanyahu ha presentato una denuncia.
Il premier israeliano ha accusato Argaman di ricatto e reati legati alla legge che riguarda lo Shin Bet, che proibisce ai dipendenti dell'organizzazione di divulgare informazioni ottenute nell'ambito del loro lavoro.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un abitante di Gaza, che stava "tentando di piazzare ordigni esplosivi" nei pressi del corridoio di Netzarim, è stato ucciso. Lo riferisce l'esercito israeliano.