C’è qualcosa di barbarico di cinico di spietato che sta uccidendo di sanità i cittadini del Lazio. Essi pagano eccessi che per essere mantenuti avrebbero avuto bisogno di altri eccessi tendenzialmente infiniti. Invece Bondi e il finito sono la stessa cosa. Come Terminator ha la sua missione da compiere ed è programmato per questo. La coscienza non c’entra lui deve fare il suo lavoro . Come mastro Titta svolge un servizio e cerca di farlo con professionalità… è illogico prendersela con lui… ma prima di arrivargli a tiro… quante cose sporche, quanta corruzione, quanto clientelismo, quanto consenso comprato chiudendo benevolmente gli occhi su tante porcherie.
Primariati, strutture complesse, interi ospedali, convenzioni ai privati… favori in cambio di favori …ora la sanità romana come una fogna intasata di debiti, scoppia travolgendo i poveri cristi. Ma mastro Titta tagliava la testa ai delinquenti, era tutto sommato un giustiziere, Bondi no lui taglia, suo malgrado, le teste ai cittadini, a quelli più inermi, più deboli…che non c’entrano niente. Hai voglia a dire che bisogna rientrare nei ranghi delle compatibilità… tutte cose giuste… perfino eroiche, nessuno mai avrebbe immaginato fosse possibile mettere in ginocchio i potentati sanitari della città eterna… ma intanto sarà per colpa della regola transitiva chi ci rimane sotto sono i poveri cristi. Nei film come per i farmaci si chiamano “effetti collaterali”.
Il dramma, caro Bondi, a parte i tagli è l’inesistenza di una qualche misura di protezione per i cittadini, cioè la mancanza di un piano che governi senza vittime una transizione. ”Fare di più e meglio con meno” è una bella frase ma intanto lei è come se demolisse un palazzo con la gente dentro. La televisione se ne è accorta, la sanità del Lazio ormai tira come l’Ilva, come il processo a Misseri, gli studenti in piazza, le proteste operaie, il ritorno di Berlusconi… ma con la differenza che le persone intervistate nei corridoi degli ospedali, ai pronti soccorsi, nelle sale di aspetto degli ambulatori gridano con la calata romanesca “semo oncologici”,”ce dovemo operà”, …e mi colpisce che le loro parole ci scivolino addosso come l’acqua della doccia.
Giustamente parliamo di femminicidio, giustamente parliamo di chi muore nei cantieri, giustamente parliamo dei nostri soldati che muoiono in Afghanistan… ma di questi poveri cristi nessuno dice niente. Numericamente sono molti di più… sono tanti, troppi per non parlarne. Tutto il resto sarebbe epidemiologicamente poco rilevante… ma si sa, più dei numeri contano i lori significati. E allora cosa significano migliaia di persone abbandonate al loro destino? E cosa significa che i responsabili di questo macello silenzioso se la passano liscia, già pronti a presentarsi alle future elezioni. Perché non si estende l’ineleggibilità a coloro che si sono mostrati socialmente indegni mettendo in pericolo di vita i poveri cristi? Se il disavanzo è un delitto lo si punisca ma non lo si faccia pagare a chi non ha colpe. Demagogia? Populismo? Forse sì… la verità è che non riesco a farmene una ragione… so anche io dello spread, del pil, del debito pubblico ma le persone restano persone!
Che bello se Terminator avesse fatto obiezione di coscienza… che bello se dopo aver studiato le carte fosse andato da Monti a dirgli i nomi degli autori di questa tragedia. Che bello se si fosse fatta una lista pubblica di coloro che hanno abusato dei loro poteri dicendo semplicemente “hanno contribuito a danneggiare i diritti dei cittadini … sappiatelo”. A che serve dire che al Policlinico Umberto I ci sono 24 strutture complesse di chirurgia che fanno le stesse cose senza dirci chi le ha autorizzate. Chi sono i primari che ne hanno goduto? Perché ne hanno goduto? Quali leggi sono state violate? Che bello se la televisione inorridisse per queste cose come inorridisce delle figuracce di Berlusconi. Lo so, i poveri cristi sono poveri cristi e non dobbiamo cedere al sentimentalismo… bisogna pensare al paese… ma sapere che i malati di Parkinson mediamente ricevono 8 trattamenti fisioterapici all’anno, che le liste di attesa delle sale operatorie sono bloccate per due mesi, che la mortalità nei pronti soccorsi romani è raddoppiata… che si rischia di morire solo perché si è vecchi e poveri… o sfortunati… o in fila da qualche parte, mi fa stare male.
Eppoi la storia e la città… il S.Filippo Neri, il Fatebenefratelli, il Cto, l’Idi, la Santa Lucia… ma come si fa a cancellare tanta buona medicina ignorando le migliaia di operatori che lì dentro hanno dato l’anima. Anche loro increduli. Chi l’avrebbe mai detto… tutte queste eccellenze che fine faranno… raccontano dei sacrifici fatti… dell’indispensabilità dei servizi che hanno costruito… ma nessuno li ascolta … sono irrilevanti… ma toccherà a loro.. lavorare il doppio ..lavorare dentro condizioni proibitive, misurarsi con i malati.
Non mi riesce ad abituarmi a tutto questo e meno che mai a giustificarlo con i problemi del paese… che almeno si chiamino le cose con il loro nome… siamo alle morti bianche… il risanamento finanziario ha le sue vittime innocenti… c’è qualcosa di spaventosamente assurdo che rischia di sfuggirci.