L'ex candidato sindaco sbotta in radio: "Umilia il lavoro di tutti gli attivisti. Non siamo in un girone dantesco". Poi aggiunge: "Ma io non l'avrei cacciata dal gruppo consiliare"
Mentre Federica Salsi prepara il suo trasferimento nel gruppo misto, per continuare l’attività da eletta nel Comune di Bologna senza il logo del Movimento di Grillo, arriva l’affondo del suo ex collega Massimo Bugani. “Non capisco questo vomito costante e l’umiliazione del lavoro di migliaia di persone che stanno costruendo questo sogno – si sfoga Bugani ai microfoni di Radio Tau – Se si pensano certe cose, cosa ci stai a fare nel Movimento?”.
Bugani non usa parole tenere nei confronti di tutti i dissidenti a 5 stelle, che in questi giorni stanno alimentando le polemiche sul livello di democrazia interna al Movimento. “Un conto è la libertà ultralegittima di critica – sottolinea – che è un valore del Movimento, un altro è vomitare costantemente su Grillo e sul Movimento, dicendo anche moltissime cose false”. Dichiarazioni, va avanti, “accettabili se provengono da una persona che si è dimessa autonomamente e volontariamente, ma non se rappresenti il Movimento e poi vai in giro a dipingerlo come il posto più brutto del mondo, quasi fosse un girone dantesco. Evidentemente – ragiona – c’è qualcosa a livello di coerenza e credibilità”.
Il capogruppo dei 5 stelle in Comune a Bologna cita poi le regole interne, imposte da Grillo: “Sono quattro e se non ti vanno bene puoi provare a dialogarne con lui non urlando in tv o su siti che si commentano da soli per la loro importanza a livello informativo. E se Grillo non è disposto a cedere è giusto che tu prenda un decisione”. Di certo, conclude Bugani, fosse stato per lui non avrebbe espulso la Salsi: “Non l’avrei fatto, ho sempre inteso il mio ruolo di capogruppo come un consigliere alla pari degli altri”.