Secondo le indagini dei carabinieri l'uomo sarebbe stato mosso da vecchi rancori e anche la mancata assegnazione di un mini alloggio da parte del titolare della cantina Case Basse. I reati di cui dovrà rispondere sono violazione di domicilio aggravata e sabotaggio aziendale
L’uomo che ha sversato nelle fogne 62 mila e 600 litri di Brunello di Montalcino è stato arrestato. E’ un ex dipendente 39enne, Andrea D. G., della stessa azienda vinicola “Case Basse” di Montalcino e secondo le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura di Siena, sarebbe stato lui a disperdere nelle fogne la produzione che va dal 2007 al 2012. L’uomo, con precedenti per reati contro il patrimonio, sarebbe stato “mosso da vecchi rancori” nei confronti del suo ex titolare: tra i motivi, “quello dell’aver preferito un altro dipendente nell’assegnazione di un alloggio di pertinenza dell’azienda”.
Inoltre ci sarebbero stati diversi diverbi in precedenza tra l’ex dipendente e Gianfranco Soldera, il titolare dell’azienda Case Basse dove l’uomo aveva lavorato. Uno, in particolare, all’inizio del settembre scorso, dopo il quale l’uomo non avrebbe più lavorato nell’azienda. Prima di allora, a giugno, era stato rimproverato perché non aveva lubrificato adeguatamente un mezzo aziendale che si era rotto. E’ quanto ricostruito dai carabinieri, ascoltando anche alcuni suoi ex colleghi. A questo si sarebbe aggiunta l’invidia nei confronti degli altri dipendenti che avevano ottenuto da Soldera un mini alloggio. L’uomo si trova ora nel carcere senese di Santo Spirito e domani sarà interrogato. I reati che gli sono stati contestati sono violazione di domicilio aggravata e sabotaggio aziendale.
Ad incastrarlo, oltre alle testimonianze, anche un’intercettazione ambientale di una telefonata fatta al nipote: l’uomo era in auto e al telefono avrebbe raccontato di aver lavato i pantaloni che indossava la sera dell’atto vandalico sostenendo che, in fondo, si trattava di vino e che il lavaggio ne avrebbe tolto le tracce più facilmente di quanto accade per il sangue. Adesso i Ris di Roma stanno compiendo accertamenti irripetibili sui jeans dell’uomo per estrapolare tracce di vino rosso individuandone il profilo polifenolico. I pantaloni erano stati trovati insieme ai calzini nella lavatrice all’interno dell’abitazione a Torrenieri, frazione di Montalcino, il mercoledì dopo il sabotaggio. L’uomo si era disfatto degli indumenti subito dopo aver aperto i rubinetti e poi si era spostato in auto a Roma. Il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli e il presidente del Consorzio del Brunello Fabrizio Bindocci, si sono complimentati con le forze dell’ordine per la celerità e competenza delle indagini che hanno ridato “serenità al territorio, dissipando ogni lettura tendenziosa dei fatti, di cui nelle sedi opportune si chiederà conto”.