C’è la crisi, ma è Natale, anche per chi – nonostante Natale – ha un’idea laica della vita e tiene alle libertà. In fondo, anche questa è una festa di Liberazione. Ma ora tutti abbiamo cinghie da stringere, c’è la crisi di governo e le elezioni che rendono incerto il futuro prossimo. E, soprattutto, continua a esserci poca libertà di stampa in Italia, ma bisogna farsi dei regali; dunque, ecco cosa ho fatto. Ho ripreso alcuni libri e articoli ai quali sono affezionato e ho selezionato alcune parole sul tema. In realtà per regalarli ai miei due figli adolescenti. Pensando al ritorno mediatico di Berlusconi, alla disoccupazione, ai ragazzi che non hanno la libertà di pensare al proprio futuro e ai vecchi che guardano senza speranza.
Il collage che ho ottenuto, dai greci a Benigni e a Bob Dylan, è questo elogio delle libertà, un invito a recuperare parole. Consideratelo un regalo gratuito e senza tempo ma fate ogni riferimento alla vostra realtà di queste ore e aggiungete altre parole. Come in un rito scaramantico che evoca un bisogno dirompente.
“Nessuno è libero se non è padrone di se stesso”, Epitteto, frammento. “I fatti devono andar d’accordo con le parole”, Seneca, ‘Lettere a Lucilio’.
“Alla lunga una verità che ferisce è meglio di una bugia di comodo”, Thomas Mann, aforisma senza fonte. “L’omicidio a volte è punito, la libertà di parola lo è sempre, qualora venga esercitata. Il che avviene raramente”, Mark Twain, ‘Il privilegio della tomba’. “Il mondo è un bel posto e per esso vale la pena di lottare”, Hernest Hemingway, dichiarazione alla stampa, 1937 in Spagna. “A che serve vivere, se non si ha il coraggio di lottare?”, Giuseppe Fava ‘La violenza’.
“La libertà non è una cosa che si possa dare; la libertà uno se la prende, e ciascuno è libero quanto vuole esserlo”, James Baldwin, ‘Gridalo forte’. “L’ebbrezza del potere cominciò a decomporsi in raffiche di disagio”, G. Garcia Marquez, ‘Cent’anni di solitudine’. “Solo ciò che avviene dentro il Palazzo pare degno di attenzione e interesse: tutto il resto è minutaglia, brulichio, informità, seconda qualità…”, Pier Paolo Pasolini, ‘Lettere Luterane’.
“La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire”, George Orwell, ‘Libertà di stampa’. “Bisogna guardare in faccia il male, non fare finta che non ci sia”, Roberto Benigni, monologo tv Raitre. “L’anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perché provi un senso di benessere quando gli sei vicino”, Charles Bukowski, Poesie. “Libero è colui che vuole rendere libero tutto ciò che lo circonda”, Johann Gottlieb Fichte, ‘Discorso alla nazione tedesca’.
“Credo nella libertà di espressione, cioè giornali e televisioni liberi di criticare il potere”, Enzo Biagi, ‘Il Fatto’. “La stampa libera può, naturalmente, essere buona o cattiva, ma è certo che senza libertà non potrà essere altro che cattiva”, Albert Camus, ‘Scritti politici’. “La libertà di un popolo si misura principalmente dal grado di libertà degli scrittori”, Curzio Malaparte, ‘Benedetti italiani’. “Non è la libertà che manca. Mancano gli uomini liberi”, Leo Longanesi, ‘Il borghese’. “La stampa è per eccellenza lo strumento democratico della libertà”, Alexis de Tocqueville, ‘La democrazia in America’.
Infine, in musica, ovviamente “Libertà è partecipazione”, Giorgio Gaber. Ma anche “How many roads must a man walk down, Before you call him a man?”, Bob Dylan, ‘Blowin’ in the Wind’.