Ok della commissione Bilancio. Governo battuto sulla restituzione delle tasse alle vittime di calamità naturali. Slitta al 2014 il quoziente familiare per l'Irpef e anche le esenzioni per lo scaglione di reddito più basso. Allentate le misure anti gioco d'azzardo. Balduzzi: "Sconcertato"
Solo otto giorni fa il governo faceva sapere che non sarebbero stati permessi “assalti alla diligenza” e invece la legge di Stabilità – che ha ricevuto l’ok della commissione Bilancio – si sta trasformando in una legge Mancia. Negli emendamenti al provvedimento si trova un po’ di tutto: si scopre una vera e propria pioggia di “micro-misure”. Così mentre da più parti e su tutti i portafogli si abbatte la scure dei tagli, sfogliando le 16 pagine vergate dai relatori ci si imbatte subito in vari finanziamenti da “legge mancia”. Nel frattempo la legge è approdata al Senato, dove il governo ha posto la fiducia. Le votazioni inizieranno il 20 dicembre alle 11.30.
Tra quelli più importanti c’è di certo lo stanziamento da 2,25 miliardi in 13 anni per la linea Tav Torino-Lione. Il testo aumenta gli stanziamenti del 2015 di 150 milioni (da 530 a 680) e ne stanzia altri 150 all’anno dal 2016 al 2029.
Il resto poi riguarda un lungo elenco di distribuzione di denaro. Un un finanziamento di 2 milioni è da destinare all’annoso problema dell’integrazione delle terme nel sistema sanitario nazionale. Poi ci sono i 70 anni della Resistenza da festeggiare (1 milione) e il “grave dissesto idrogeologico” da fronteggiare, ma solo in Abruzzo (10 milioni tra 2013 e 2014). E c’è anche un ricco capitolo stradale con interventi ‘sempre-verdi’ come la Tirreno-Adriatica (30 milioni in tutto) o la Pedemontana Piemontese (80 milioni). E per l’Unido-Itpo (Ufficio per la Promozione Tecnologica e degli Investimenti) con sede a Roma? Per farlo funzionare bene arrivano 600mila euro. Del resto per Finmeccanica, sulla quale indagano più procure per casi di corruzione internazionale, è in arrivo un maxi-finanziamento, pari 8,4 miliardi di euro, in 16 anni. Il grosso delle risorse partirà dal 2016 (640 milioni l’anno fino al 2028). L’anno prossimo il finanziamento sarà di 10 milioni e altri 50 milioni l’anno sono previsti nel 2014 e 2015.
E allora per festeggiare il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi? Anche qui un milione. E 800mila euro non saranno negati alla Fondazione Ebri (European Brain Research Institute) della senatrice a vita di Rita Levi Montalcini. Poi, per trasferire la proprietà del Castello di Udine alla Regione Friuli Venezia Giulia bisognerà spendere 130mila euro e non si potrà certo non tener conto del Collegio nazionale dei maestri di sci oppure della ricostruzione della Villa di Taranto. Ci sono 10 milioni all’Ice e 500.000 euro per la ricerca sulle malattie del pancreas completano il quadro. Infine spunta anche un mini fondo da 3,7 milioni: servirà per risarcire le vittime del disastro aereo del Monte Serra, avvenuto 35 anni fa. Vi persero la vita 38 allievi dell’Accademia Navale di Livorno oltre a un ufficiale e 5 membri dell’equipaggio. Ci sono anche le concessioni demaniali dei porti turistici prorogate fino al 2015. Abrogata la tanto contestata norma del decreto sviluppo che imponeva l’uso dei pneumatici termici al di fuori dei centri abitati in caso di neve.
C’è anche la proroga di un anno per lo stop all’incrocio tra stampa e televisione. Il governo inserirà la modifica nel testo del maxi-emendamento che presenterà a Palazzo Madama riferisce il relatore Giovanni Legnini (Pd), che spiega che così “l’esecutivo accoglie una richiesta arrivata in commissione”. Legnini riferisce anche che il governo è stato battuto sull’emendamento che puntava a rispondere a un avvio di procedura di infrazione dell’Ue in merito alla restituzione delle tasse per le popolazioni colpite dalle calamità naturali: “Entrambi i relatori hanno dato parere contrario”.
Arrivano anche le sale da poker. L’approvazione di un subemendamento cancella lo slittamento previsto dall’emendamento milleproroghe sull’avvio delle gare per l’apertura di sale dove sarà possibile giocare d’azzardo. Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, parla di sconcerto: “Sono sconcertato da questi emendamenti notturni, che sembrano invertire la direzione che il Governo ha avuto quest’anno sul gioco d’azzardo, che ha un impatto sanitario enorme” dice nel corso di una conferenza stampa al dicastero, riferendosi agli emendamenti che allentano le norme previste dallo stesso Balduzzi nel suo decreto sulla sanità. “In questa fase finale, così convulsa, dell’approvazione del Ddl stabilità – ha proseguito – il Governo sta cercando di difendere in tutti i modi il senso complessivo del provvedimento. Siamo davanti all’assalto di questa o quella lobby“. Sull’allentamento del contrasto al gioco d’azzardo e della prevenzione della ludopatia, “la mia preoccupazione è forte – afferma – l’ho rappresentata ai colleghi di Governo più direttamente interessati, affinché il senso coraggioso delle scelte del Dl Salute e sviluppo, non venga nemmeno simbolicamente attenuato da interventi corsari in zona Cesarini”.
Tra gli emendamenti ci sono però anche norme meritorie come l’incremento di 100 milioni per il fondo per il finanziamento ordinario delle Università, nuove risorse per i malati di Sla, pari a 115 milioni e 5 milioni di euro per l’ospedale Gaslini di Genova. In compenso slitta al 2014 il quoziente familiare per quanto riguarda l’aliquota Irpef regionale. La legge dava facoltà alle Regioni, infatti, di adottare dal 2013 il quoziente familiare nel determinare l’aliquota di propria competenza. Slitta al 2014 anche l’esenzioni per lo scaglione di reddito più basso, dalla parte di aliquota regionale che eccede l’aumento dello 0,5%. Che avrebbe consentito, ma non lo farà per ora, un risparmio per le famiglie di 600 euro. Taglio di 50 milioni per il 2014, 40 per il 2015 e 50 a partire dal 2016 al fondo Brunetta che serve a finanziare l’esenzione Irap per i piccoli imprenditori.
Un milione e mezzo di euro serviranno invece per far fronte agli impegni derivanti dal semestre di presidenza italiana dell’Unione europea del 2014. Le risorse, che saranno stanziate nel 2013, andranno per il funzionamento dell’apposita delegazione per la presidenza italiana. Cinquantacinque i milioni per interventi sul fronte dell’editoria, delle tv e radio locali. In particolare al fondo per l’editoria vanno 40 milioni di euro.