Il sindaco, eletto a maggio con una lista di centrodestra, ha affidato ad un giovane esponente del movimento di Iannone l'incarico di seguire le politiche comunali per la casa e il mutuo sociale: "Lo conosco, è un bravo ragazzo". Ma in città è polemica
Per la prima volta il sindaco di un comune italiano assegna un incarico istituzionale ad un membro di Casapound. Succede a Minturno, cittadina di 20 mila abitanti in provincia di Latina, al confine con la Campania. Nelle scorse settimane il primo cittadino del Comune del sud pontino, Paolo Graziano – eletto a maggio con una lista civica di centrodestra –, non ha avuto infatti alcuna esitazione nell’affidare ad un giovane esponente del movimento di Gianluca Iannone la delega per le politiche abitative e il mutuo sociale. Proprio il cavallo di battaglia dei sedicenti ‘fascisti del terzo millennio’ – che a Roma sono riusciti persino a farsi regalare dal sindaco Alemanno il palazzone bianco di via Napoleone III e un casale in periferia – proiettati adesso verso le prossime elezioni regionali nel Lazio e al Comune di Roma, con il sogno di poter correre anche per le politiche.
“Un incarico importante” – seppur a titolo gratuito –, come lo definisce lo stesso neo delegato del Comune di Minturno, Marco Moccia, grazie al quale, fa sapere, potrà anche “promuovere diversi incontri con la cittadinanza per illustrare la proposta di legge rivoluzionaria sul mutuo sociale, partorita dall’associazione di promozione sociale CasaPound Italia”.
E le proteste in una cittadina come quella di Minturno, insignita della medaglia d’oro al valore civile per le durissime violenze subite durante la seconda guerra mondiale, non hanno tardato ad arrivare: “Un’inaccettabile e pericolosa apertura di credito verso l’estrema destra – si legge nella lettera-appello che il comitato (Anpi, sindacati e partiti di centrosinistra) organizzatore del presidio antifascista, tenutosi lo scorso 16 dicembre a Minturno, ha indirizzato al sindaco – Con la sua decisione, offre garanzie e protezioni istituzionali ad un’associazione di chiara ispirazione fascista, responsabile di aggressioni e di violenze politiche”. Non solo. “Dopo il mausoleo di Affile ecco un nuovo vergognoso episodio che si verifica in un Comune del Lazio”, denuncia il consigliere regionale Sel del Lazio, Luigi Nieri, duramente attaccato sulla pagina facebook da alcuni militanti e simpatizzanti di CasaPound, dopo la sua presa di posizione.
Ma sembra quasi meravigliato da così tanto rumore il sindaco Graziano. “Che il ragazzo fosse di centrodestra lo sapevo” dichiara a ilfattoquotidiano.it il primo cittadino di Minturno, ignaro, a quanto sembra, di cosa sia realmente CasaPound. “Ha le sue idee, come le hanno tutti – ha continuato l’amministratore – L’ho visto crescere, però, e conosco soprattutto il suo impegno nel sociale”. Il ragazzo, come lo chiama il sindaco, ha preso parte ad alcune attività del gruppo di protezione civile dei fascisti del terzo millennio ‘la Salamandra‘. “E poi – prosegue Graziano – è anche inserito in un sindacato”. Il ragazzo, infatti, è segretario regionale del sindacato BLU (blocco lavoratori unitario), nato in seno a CasaPound.
Il sindaco, però, continua: “Ho saputo ora che fa parte di questo gruppo di giovani che coltiva certe idee, ma non mi ha mai dimostrato di avere atteggiamenti preoccupanti, come qualcuno insinua”. Tuttavia, per il sindaco Paolo Graziano, la nomina del virgulto del movimento neofascista non può essere un valido motivo per mettere in dubbio l’antifascismo dell’amministrazione comunale di Minturno.”Rispetto chi contesta questa mia decisione, ma le loro proteste non sono in cima ai miei pensieri”, conclude il primo cittadino, certo che ‘il ragazzo’ non tradirà la sua fiducia: “Non ci penserà nemmeno a non indicare una famiglia bisognosa, ma che non è di centrodestra, per l’assegnazione di una casa”.