A Scampia si continua a sparare. Il fine settimana è stato segnato dall’esplosione di un ordigno e dal ritrovamento di un altro inesploso. E mentre la guerra di camorra non si arresta, sale anche la proteste degli occupanti abusivi delle Vele. In 27 hanno ricevuto la lettera di sfratto. Nel quartiere di Napoli è, infatti, emergenza per le condizioni abitative e il Comune si è impegnato a trovare soluzioni. “Daremo risposte, ma nessuna comprensione per i criminali che – assicura il vicesindaco Tommaso Sodano – vanno cacciati e ai quali non bisogna garantire nulla” di Andrea Postiglione e Nello Trocchia
Politica - 19 Dicembre 2012
Scampia, occupanti delle Vele: “Dopo 10 anni non siamo più abusivi”
La Playlist Politica
- 17:09 - Anci: Bonaccini, 'grande in bocca al lupo a Manfredi e grazie a Decaro'
Roma, 20 nov. (Adnkronos) - "Un grande in bocca al lupo a Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, eletto poco fa Presidente Anci all’unanimità. Un ringraziamento speciale ad Antonio Decaro per aver guidato, con competenza e passione, l’Anci in questi anni. Buon lavoro Gaetano!". Così Stefano Bonaccini, presidente Pd e eurodeputato.
- 17:07 - Sanità: Appendino, 'Meloni preferisce spendere in armi, lo dica'
Roma, 20 nov. (Adnkronos) - “Ai medici stremati che oggi scioperano e arrivano a minacciare dimissioni di massa il governo propone un aumento di stipendio di ben 17€. Al personale sanitario che fatica in ospedali pubblici al collasso il governo non fa vedere neanche l’ombra del piano di assunzioni straordinario. Ai cittadini che non riescono più a curarsi per le liste d’attesa infinite il governo taglia le risorse, portando il rapporto fra il Fondo Sanitario e il Pil fino al minimo storico sotto il 6%. A tutti loro Giorgia Meloni dovrebbe dire che i soldi ci sono ma lei ha preferito usarli per aumentare di 7,5 miliardi la spesa in armi per i prossimi 3 anni. Dovrebbe dirlo faccia a faccia a ciascuno di loro, guardandoli negli occhi”. Lo scrive in un post su Facebook Chiara Appendino, Vicepresidente del Movimento 5 Stelle.
- 17:04 - Carceri: Serracchiani, 'chiediamo informativa urgente Nordio su gravi fatti Trapani'
Roma, 20 nov. (Adnkronos) - "Chiediamo una informativa urgente del ministro Nordio sui gravissimi fatti avvenuti nel carcere di Trapani con accuse molto gravi di tortura e sistemi di detenzione che superano la legalità". Lo ha detto Debora Serracchiani, deputata dem e responsabile nazionale Giustizia del Partito democratico, intervenendo in aula.
"Questi episodi sporcano il lavoro durissimo che correttamente svolgono quotidianamente le donne e gli uomini della polizia penitenziaria con senso del dovere e svolgendo mansioni che spesso neppure gli competono. Noi chiediamo che venga fatta chiarezza in primo luogo in Aula dal ministro Nordio oppure dal sottosegretario Delmastro che ha la delega al dipartimento penitenziario, magari evitando che lo facesse con intima gioia".
- 16:59 - Ungheria: Gino, 'sono innocente, no alla consegna'
Milano, 20 nov. (Adnkronos) - "Sono innocente e mi oppongo alla consegna". E' il senso delle parole pronunciate in aula da Rexhino Abazaj detto Gino, militante antagonista compagno di lotte dell'europarlamentare italiana Ilaria Salis, e come lei posto sotto accusa dalla giustizia ungherese, arrestato nei giorni scorsi a Parigi. Attualmente detenuto nel carcere di Fresnes, alle porte della capitale, i giudici francesi devono decidere se estradarlo o meno in Ungheria, che aveva emanato un mandato d’arresto europeo.
L'uomo, su cui pende un mandato di arresto europeo, è uno dei 17 esponenti del movimento 'antifa', tra i quali l'europarlamentare Ilaria Salis, accusati dall'Ungheria di avere provocato incidenti a Budapest l'11 febbraio 2023. Il procedimento, in attesa dell'arrivo del mandato di arresto europeo, è stato rinviato al 18 dicembre per la discussione. Nei prossimi giorni sarà valutata la richiesta di modifica della misura della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari.
- 16:54 - Violenza su donne: indagine, 1 giovane su 4 conosce vittima revenge porn
Milano, 20 nov.(Adnkronos) - Un giovane su quattro conosce una vittima di revenge porn, tema familiare al 92% degli intervistati. Ma nonostante la consapevolezza delle devastanti conseguenze psicologiche – come depressione, isolamento e persino suicidio – la percezione del rischio è sottostimata, con la metà dei giovani disposti a condividere nuovamente le proprie foto intime. E' uno dei preoccupanti dati che emergono da una indagine realizzata da Nielsen, su ragazzi e ragazze di età compresa tra i 18 e i 27 anni presentata oggi a Milano nello Spazio Lenovo. A promuovere la ricerca è Motorola che prosegue così il percorso del progetto NonMiViolare.it, lanciato lo scorso 8 novembre e propone i primi passi per combattere questo fenomeno, con la collaborazione di Telefono Rosa.c'NonMiViolare' è un progetto di education sull’uso responsabile dello smartphone contro il revenge porn, realizzato in collaborazione appunto fra Motorola e Telefono Rosa, con il contributo di Polizia di Stato – Polizia Postale e il supporto di AC Monza, Pallacanestro Varese e UYBA Volley.
Lo smartphone è lo strumento principale per il reato (90%), mentre il fenomeno del deepfake, pur noto all'83%, è riconosciuto come reato in tutte le sue forme solo dal 52%. Preoccupante la scarsa propensione alla denuncia: meno della metà denuncerebbe conoscendo la vittima, e tra i giovani solo uno su quattro se si trattasse di un estraneo. Le donne intervistate mostrano maggiore consapevolezza dei segnali di pericolo rispetto agli uomini, che sottovalutano battute sulla diffusione di immagini o richieste insistenti di contenuti espliciti – fino a che non diventano pretese. I dati sottolineano anche una forte richiesta di informazioni: il 95% vuole maggiore consapevolezza sul fenomeno e il 79% desidera informazioni su come proteggersi. Queste ultime informazioni sono richieste specialmente dalle donne intervistate – una percentuale pari all’85% contro un 74% degli uomini. A questo link è disponibile un estratto che include ulteriori informazioni sui risultati ottenuti.
Sulla base di questi dati, Motorola e le esperte di Telefono Rosa, con il contributo di Polizia di Stato, hanno realizzato una vera propria guida pratica, un booklet, digitale e smart, che offre in un linguaggio semplice ai giovani gli strumenti concreti per comprendere cos'è il revenge porn, quali sono le sue implicazioni legali, fisiche e psicologiche; prevenirlo, promuovendo una cultura del rispetto e della consapevolezza online; reagire in caso di diffusione di immagini intime, indicando a chi rivolgersi e quali passi intraprendere per tutelarsi. Il materiale dell’indagine e della guida pratica è disponibile a partire da oggi, all'indirizzo NonMiViolare.it, uno spazio online sicuro dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne, e sarà distribuito nelle scuole grazie alle attività formative di Telefono Rosa e al supporto dei partner coinvolti.
In questo progetto le squadre sportive sponsorizzate da Motorola - AC Monza, Pallacanestro Varese e UYBA Volley - domenica 10 novembre, in occasione delle rispettive partite di Serie A (Monza-Lazio, Vero Volley Milano contro UYBA Volley e Pallacanestro Varese-Virtus Bologna) sono scese in campo con maglie speciali: è stato il primo momento di attività, un’anticipazione dei messaggi del progetto. Al posto del logo Motorola, le divise hanno mostrato il simbolo della campagna di sensibilizzazione: il mirino di una fotocamera, a ricordare che chiunque può essere vittima di questo reato.
Come sottolinea Carlo Barlocco, Executive Director & General Manager Italy di Motorola Italia, "le aziende hanno il dovere di contribuire a sostenere responsabilmente le cause sociali del Paese in cui operano, facendo leva sui propri valori e asset. È emersa l’importanza di educare e fornire gli strumenti per combattere il revenge porn. Con uno smartphone, basta soltanto un minuto per danneggiare la vita di una persona: è importante per Motorola prevenire con un contributo reale e tangibile, disponibile per tutti”.
Per Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, presidente del Telefono Rosa "la prevenzione è un’arma importante in questa lotta. Educare i giovani e le giovani al rispetto e alla parità è fondamentale. La tecnologia deve essere una nostra alleata e noi tutti dobbiamo essere capaci di sfruttarla per creare innovazione e non nuove forme di violenza. Usare responsabilmente lo smartphone oggi è necessario".
- 16:53 - Violenza su donne, Veltri (D.i.Re): "Quella economica incide su 35% ospiti centri antiviolenza"
Roma, 20 nov. -(Adnkronos) - "Dall'ultima rilevazione che abbiamo effettuato come Rete nazionale dei Centri antiviolenza, che è la più grande rete nazionale di centri antiviolenza in Italia, la violenza economica incide per oltre il 35% delle oltre 20mila donne che vengono incontrate e accolte, in media ogni anno, dalle 107 organizzazioni di donne che gestiscono i centri antiviolenza. Incide in quanto molte volte è un fattore che inibisce l'emersione della violenza. È una forma di violenza che impedisce alle donne di assumere la volontà di liberarsi da altre forme di violenza proprio perché in difficoltà economica”. Lo ha detto la presidente dell’associazione Donne in rete contro la violenza (D.i.Re), Antonella Veltri, intervistata a Roma, nell’ambito dell’evento di lancio della campagna di raccolta fondi “Insieme per le Donne”, giunta alla terza edizione e promossa da Bper Banca in favore del Fondo autonomia di D.i.Re - Donne in rete contro la violenza.
Veltri, poi, si focalizza su quanto gli italiani, in un contesto in cui le donne sono sempre più attive nelle posizioni apicali del mondo del lavoro, siano a conoscenza del fenomeno della violenza economica: “Il successo economico delle donne è un successo conquistato con le unghie e con i denti in un sistema politico economico e sociale davvero mortificante per le donne e per tutti i soggetti, ‘fragili e deboli’, che cercano di affermarsi nella vita economica. Per quanto riguarda, poi, quanto l'individuo medio sia a conoscenza di questo, le indagini Istat dimostrano e attestano che sono ancora forti e vivi grossi stereotipi e pregiudizi per affermare pienamente la libertà, i desideri e le scelte delle donne in una società che ancora, io definisco con forza essere una società patriarcale”, conclude.
- 16:49 - C.sinistra: Ascani, 'conferenza programmatica per ricette alternative a destra'
Roma, 20 nov. (Adnkronos) - “L’obiettivo di tutti gli alleati deve essere ridare al Paese un governo di centrosinistra liberandoci di questa destra. Per farlo bisogna stare insieme. L'Umbria può diventare un modello a livello nazionale". Lo sottolinea Anna Ascani, deputata dem e Vicepresidente della Camera.
"Bisogna partire da lontano, dalle esigenze delle persone, proponendo un progetto preciso, un'idea di Paese che fornisca risposte sulla sanità pubblica, sulla scuola, sul lavoro dignitoso e sicuro, sulle politiche per i giovani. O ancora sull'ambiente, sulle imprese, sulla mobilità o le infrastrutture. Occorre essere ben radicati nella società per vedere cosa non va e offrire risposte concrete e credibili. Ed è necessario farlo anche per restituire ai cittadini, soprattutto ai più giovani, la partecipazione".
"Il dato sull'astensionismo, come ho detto anche stamattina ad ‘Avvenire’, esige una riflessione seria: è sintomo di una sfiducia complessiva nei confronti della politica. Meno chiacchiericci e più discussioni di merito sulle ricette che abbiamo per l'Italia e che ci differenziano dalla destra. Mettiamole insieme durante una conferenza programmatica. È questo che i cittadini chiedono".