Politica

#FactCheking e #ionondimentico per le esternazioni dei politici

In campagna elettorale siamo vittime di slogan e imbonitori. Rinfreschiamoci la memoria usandola. Usiamo il Fact Checking, la verifica dei fatti e tutte le esternazioni mendaci dei nostri politici. facciamole girare, raccontiamo: la memoria e i fatti, la loro verifica, sono strumenti che dobbiamo e possiamo usare per difenderci dall’uso personale, narcisista e autoreferenziale della politica. In questo Storify sono raccolte molte esternazioni vergognose di politici come Giovanardi che tra le tante cose disse che Cucchi era morto di anoressia. Con l’hashtag #ionondimentico possiamo leggere di quando Berlusconi disse a Tarantini  me ne sono fatte 8, erano in fila, di più non potevo” o ” la Patonza deve girare”. C’è chi non dimentica che la Finocchiaro chiede la deroga con il marito rinviato a giudizio per truffa e abuso d’ufficio per un appalto da 1,7 mln senza gara, chi ricorda le esternazioni omofobe di Casini: “Il matrimonio tra gay è un’idea profondamente incivile, una violenza della natura sulla natura”, c’è chi non dimentica che tra il 2006 (anno di elezioni politiche) e il 2007 il patron dell’Ilva ha staccato un assegno di 245mila euro per Forza Italia, mentre altri 98mila euro sono andati a finanziare personalmente Pier Luigi Bersani. 

Sul sito di Pagella Politica inoltre, possiamo controllare le esternazioni attuali dei nostri politici e verificarne le bugie. Ce n’è anche per Grillo, infatti la sua affermazione: “Non siamo falliti perché metà del nostro debito era in mano alle banche francesi e alle banche tedesche. Se fallivamo noi ci portavamo dietro la Francia e la Germania quindi tutta l’Europa”, è totalmente smentita dai fatti: “Effettivamente, come ben illustra il grafico pubblicato dal New York Times nel 2010, il debito italiano nel 2010 era parzialmente in mano alla Germania (190 miliardi di dollari) e alla Francia (511 miliardi di dollari). Per quello stesso anno, il Ministero del Tesoro stima un valore del debito pubblico totale pari a 1.841.912 milioni di euro. Se si rapportano i dati del New York Times (convertiti in euro al tasso medio annuo del 2010 di 1 euro = 1.3257 dollari, dati Eurostat), si ottiene che la Francia deteneva il 20.93% del debito, mentre la Germania il 7.78%, per un totale complessivo di 28.71%. Una bella percentuale, ma decisamente inferiore al 50% urlato da Grillo!”