I giovani guardano sempre meno i telegiornali e i talk show della tv generalista, preferendo accedere alle informazioni e formarsi un’opinione su internet. Ne ha avuta conferma “Uomo da marciapiede” dialogando questa settimana con gli studenti dell’università La Sapienza di Roma. Eppure la campagna elettorale – almeno da parte dei partiti tradizionali – sembra giocarsi prevalentemente in tv, con i politici costantemente in video, le polemiche sulle battute dei comici, l’ansia da par condicio, la rituale occupazione dei palinsesti da parte di Silvio Berlusconi, che ha dichiarato: “La rimonta del Pdl dipende da quanto ore avrò in tv”. Tutto questo mentre si attende l’annuncio a reti unificate dell’entrata in campo di Mario Monti e un nuovo movimento politico, ostile ai partiti e accreditato di milioni di voti, diserta i talk show e punta tutto su piazze e web. Davvero l’esito delle prossime elezioni si deciderà ancora una volta in tv? E’ il quesito che rivolgiamo a voi lettori. Diteci come la pensate nei commenti e votando la risposta che vi convince di più di Piero Ricca, riprese e montaggio di Flavio Costa